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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di DR Automobiles per possibili condotte illecite durante la promozione e la vendita delle autovetture a marchio DR ed EVO, in violazione delle norme del Codice del Consumo. In particolare, la società appartenente a Massimo di Risio rappresenterebbe in modo non corretto, sia sul proprio sito internet aziendale, sia in campagne pubblicitarie online e sui mass media le informazioni che riguardano il luogo di produzione degli autoveicoli a marchio DR ed EVO. Inoltre in alcuni casi ometterebbe informazioni rilevanti sulla loro origine, lasciando intendere che siano prodotti interamente in Italia, mentre si tratterebbe di veicoli di produzione cinese. Oggi i funzionari dell’Autorità hanno ispezionato la sede della società DR Automobiles con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La DR è sul mercato italiano oramai da anni e riscuote anche un notevole successo per i prezzi bassi e buona disponibilità di prodotti; non è un mistero che i modelli offerti provengano dalla Cina (in particolare dalla Chery) con cui l'azienda molisana ha accordi di importazione per vari modelli DR e, di recente, ha lanciato il marchio EVO, Sportequipe e Ickx. Il Garante per la concorrenza ha ritenuto di indagare perché, secondo il Codice del Consumo (DL 6 settembre 2005) all'articolo 6 indica che le informazioni diffuse con tutti i mezzi di qualsiasi prodotto venduto sul mercato italiano devono riportare senza ambiguità il Paese d'origine se situato fuori dalla Unione Europea e DR avrebbe fornito informazioni ingannevoli in tal senso.