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Nei prossimi mesi ed anni, i costruttori automobilistici cinesi aumenteranno la produzione in Europa. Tuttavia, l'Unione Europea vuole aumentare ulteriormente i dazi doganali sulle importazioni delle vetture cinesi, pensando così di "tutelare" i produttori del Vecchio Continente.
Ecco una panoramica dei piani di produzione europea delle varie case automobilistiche cinesi:
Come vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi, BYD ha investito in Ungheria per la costruzione di un nuovo impianto di produzione che, secondo le dichiarazioni dell'azienda, dovrebbe entrare in funzione prima del 2026. Infatti, l'obiettivo di BYD è quello di conquistare una quota pari al 5% delle vendite di auto elettriche in Europa e, secondo le ultime informazioni, la fabbrica avrà una capacità annua di 150.000 unità, che potrebbe essere raddoppiata a 300.000 in futuro.
Chery ha dichiarato che produrrà vetture del marchio Omoda presso l'ex fabbrica Nissan a Barcellona. La produzione dovrebbe iniziare quest'anno, con l'obiettivo di produrre 150.000 veicoli all'anno entro il 2029 (grazie aduna joint venture con l'azienda spagnola EV Motors). Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, si pensa che Chery stia svolgendo delle trattative con il governo italiano per aprire una seconda fabbrica europea. Infatti, sembra che il governo abbia offerto a Chery degli impianti non utilizzati esistenti come potenziali siti di produzione e un'area incolta nel sud Italia, dove potrebbe essere costruita una nuova fabbrica.
Dongfeng Motor è in trattative con il governo italiano per aprire un impianto per costruire più di 100.000 veicoli all'anno. Il governo intende offrire a Dongfeng alcune opzioni per i siti di produzione, ha dichiarato Qian Xie, responsabile delle operazioni in Europa, a Reuters. Inoltre, con l'aiuto della holding Pbf di Paolo Berlusconi, la nuova società chiamata DF Italia, potrebbe diventare la filiale italiana di Dongfeng.
Non è chiaro se ci sarà un coinvolgimento diretto del marchio automobilistico italiano nel progetto. Tuttavia, sembra che Brindisi possa essere coinvolta come porto di sbarco per le auto elettriche cinesi. Dongfeng avrebbe mostrato interesse ad investire nell'area retroportuale della città pugliese, con una richiesta di circa 100 ettari di terreno, con un investimento che potrebbe portare opportunità di crescita per il settore automotive nei porti italiani.
Leapmotor, come vi abbiamo raccontato pochi giorni fa, ha sviluppato una joint venture in quote 51/49 guidata da Stellantis, con l'arrivo dei modelli T03 e C10 a settembre di quest'anno. Tuttavia, ad oggi non abbiamo informazioni se le nuove vetture elettriche saranno assemblate a Mirafiori o in Polonia, presso lo stabilimento di Tichy.
Il marchio MG di SAIC ha dichiarato che prenderà una decisione sulla produzione europea entro due o tre anni e sceglierà una località basandosi sui costi energetici e della manodopera. Il Regno Unito, il mercato più grande per MG, potrebbe essere un'opzione. Infatti, SAIC possiede parte del complesso a Longbridge, che apparteneva precedentemente a MG Rover, anche se le aree di assemblaggio sono state vendute nel 2021.