Le Alfa Romeo? Si fanno (anche) con la canapa

Le Alfa Romeo? Si fanno (anche) con la canapa
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Alcuni componenti sono realizzati sfruttando le fibre della pianta. Ma il futuro sono gli scarti alimentari, che entreranno sempre più nelle nostre automobili. Ecco come
19 ottobre 2015

Punti chiave

Alcuni componenti di modelli Alfa Romeo, in particolare le traversa della plancia e i pannelli porta, sono realizzati con fibre di canapa tessile. Lo ha rivelato Silvia Avanteo, Enviromental Senior Specialist del CRF, il Centro ricerche Fiat-Chrysler, in occasione del convegno "Gli scarti alimentari come materia prima del futuro: un viaggio dalla ristorazione all'automotive" organizzato ad Expo 2015 da FCA ed Autogrill

 

Le fibre della cannabis tessile possono infatti essere impiegate per rinforzare i materiali plastici e renderli più resistenti. Nel dettaglio, durante l'incontro, è stato spiegato come alcune fibre di origine vegetale che sono destinate all'inceneritore potrebbero essere impiegate per la realizzazione di componenti per le vetture del Gruppo FCA di domani. 

 

Il prossimo sviluppo sarà quello di utilizzare scarti alimentari, come vinacce, gusci di mandorle e bucce d'arancia, che altrimenti andrebbero persi. «Sui veicoli di attuale produzione – ha spiegato all'ANSA la ricercatrice - non vi sono ancora applicazioni dagli scarti alimentari, il nostro obiettivo è realizzarne su quelli di domani. I progetti in corso prevedono la valorizzazione degli scarti che vengono lavorati, essiccati e macinati per dare origine a fibre 'medio brevi' da additivare a biopolimeri di vario genere da applicare alle componenti dell'auto. In parole semplici il polimero è come un panettone, le cariche da additivare sono come l'uvetta e i canditi: noi stiamo cercando cariche di origine bio per arricchire i materiali e renderli più performanti. Per esempio il tutolo del mais (la parte centrale della pannocchia non commestibile, ndr), le rimanenze delle spremiture delle olive o del vino, le bucce degli agrumi, potrebbero diventare la base per i componenti polimerici che avremo sulle auto di domani e che potremo vedere su elementi di finizione interna, nella plancia, nei pannelli porta».

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