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È lui la star indiscussa dell’edizione 2018 di Automotive Dealer Day: Lapo Elkann. L’imprenditore che ama il tricolore e le idee innovative, non solo per le automobili, giunge in Fiera all’ultimo giorno ma “fa il botto” già prima di salire sul palco del workshop Creatività e Personalizzazione, quando senza volerlo mette quasi sotto sopra (nel senso buono) lo stand di Automoto.it per più di un’ora. Lapo, quello vero, di persona e non sui social come Instagram, è infatti capace di calamitare sempre le attenzioni del pubblico e le persone si accalcano per vederlo, ascoltandolo a oltranza davanti allo spazio in cui discute con gli altri relatori. Davanti alla nostra camera, nella video intervista che vi proponiamo, Elkann racconta non tanto quello che fa, con le sue attività a tutto tondo nel mondo in primis dell’automotive ma poi anche dello stile, dell’architettura, della moda e dell’arte; piuttosto Lapo stimola quanto molti potrebbero fare nel segmento dell’auto, sforzandosi di percorrere nuove strade e… Non dire mai di “no” a un cliente automobilista, di quelli che ancora oggi vogliono sognare con le quattro ruote.
“Con Garage Italia lavoriamo su tutti i tipi di automobile, ma anche per le due ruote. I grandi marchi italiani sportivi più noti ovviamente, e non solo quelli, perché ognuno possa vedere realizzato un proprio sogno personalizzando quello che guida, in qualunque segmento“.
I sogni esatto, come quelli che non tutti oggi fanno ancora dotati di.. Quattro ruote. “Sappiamo che oggi al mondo ci sono persone che amano ancora tanto le auto, altre invece no. Al settore serve un’operazione che generi simpatia, dopo troppe polemiche nell’ultimo periodo. Ai dealer? Dico che sono sempre importanti e che è possibile ancora cercare di far innamorare qualcuno delle loro auto; in questo il tocco italiano, quello dello stile, può fare la differenza sia per un’auto nuova sia per un usato. Alla base, rimangono sempre l’ascolto e la trasparenza verso il cliente però, elementi che noi rincorriamo costantemente”.
Garage Italia in effetti ne ha sfornate molte di bellissime auto personalizzate, che fanno sognare, come le ultime Ferrari GTC4 Azzurra e Pagani Huayra Lampo, ma lo staff di Lapo Elkann ha firmato anche modelli meno lontani dall’automobilista medio, come Volkswagen T-Roc Black e T-Roc Cyber. Auto comunque rivisitate secondo quella logica che Lapo ricorda: del cliente principe cui cercare di non dire mai che una cosa non si può fare, ma il contrario, raccontando con oggetti curati storie che si fanno apprezzare, più di quelle “normali”.
Pensando al futuro si parla tanto di mobilità che cambia, elettrificazione, condivisione dell’auto e giovani non tanto interessati ai motori quanto lo erano i loro padri. “Ci sono molte cose da fare, nell’industria del motion che secondo me sarà il futuro da qui a quindici anni. Tanti micro-mondi e piattaforme che non sono solo le auto, ma anche altri veicoli: la forza è nel riuscire a unirle e soprattutto, nel riuscire a far vivere un’esperienza di acquisto positiva, cosa non ben riuscita a tutti recentemente”.
Andando a fondo sul tema tricolore, dell’Italia? “Molti dei nostri grandi marchi e nomi del passato, specie nell’auto, sono finiti ora in mano a proprietà estere. Noi vorremmo far rivivere con Garage Italia un mito come era quello di Pininfarina 50 anni fa e lo dico con grande e massima umiltà. Lo scopo è unire le eccellenze italiane e continuare a esportarle partendo dalle piccole aziende sino alle maggiori: l’unione fa la forza. Un settore come quello dell’auto è tra quelli in cui l’Italia può essere imbattibile”.
Nel settore manca forse proprio questo, unione per obiettivi comuni e a monte qualche scelta politica forte, capace di stimolare l’auto senza squilibri: “Nei prossimi quindici anni ci sarà una rivoluzione, spero costruttiva cambiando in meglio per le persone e l’ambiente, se ben recepita da tutti. Purtroppo a oggi, alcuni mondi non sono stati aiutati, come quello del segmento auto premium molto tassato e controllato da noi in Italia. Il nostro Paese ha troppo guardato al breve termine, mentre nel mondo del motion occorre guardare a lungo termine, favorendo l’imprenditoria”.
Creatività e stile italiano hanno quindi un alfiere sempre tonico come Lapo, da ascoltare come stimolo, nella speranza che tutto il settore possa rinverdire, come ambisce Elkann stesso, i fasti degli anni Cinquanta. E chi meglio di lui, poteva fare allora da testimonial allo slogan di Automoto.it, quello che non conta da leggere, su News e Instagram, ma da attuare nella sostanza: Life is better if you drive. “Molti purtroppo sono forzati a delle terapie oggi giorno, io personalmente, se posso sentirmi meglio, è proprio facendo quella semplice ma bella cosa che è guidare, auto o moto, in serenità”.