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Chafil Elketani, 34 anni marocchino, è uscito di strada con la sua Toyota Corolla, a noleggio, andando a schiantarsi contro un guard-rail e provocando la morte di un connazionale di 31 anni. L’incidente è avvenuto lunedì scorso e lo stesso uomo alla guida è rimasto ferito, tanto che è stato necessario il ricovero all’ospedale di Catania. La procura di Catanzaro l’ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale, ma non si trattava della prima volta. Anzi, ancora più grave l’episodio che l’aveva visto coinvolto 11 anni fa, nel 2010, mentre guidava senza patente con la sua Mercedes 220 e falciò un gruppo di ciclisti amatoriali uccidendone 8, mentre due rimasero feriti. Il 34enne per quella vicenda ha scontato 5 anni di carcere, visto che gli accertamenti confermarono che si trovava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La patente, invece, gli era stata ritirata precedentemente perché, sette mesi prima, venne pizzicato a effettuare un sorpasso in un tratto di strada con la linea continua. Nonostante ciò, l’uomo continuò a utilizzare l’auto fino al giorno della tragedia. A distanza di 11 anni, Chafil Elketani non sembra però aver capito la lezione, visto che lunedì scorso, poco dopo le 23 sulla statale 280, nei pressi di Marcellinara, l’alta velocità gli ha giocato un brutto scherzo, ma soprattutto è costata la vita a un 31enne che si trovava sul ciglio della strada. Il 34enne è nipote del «Ringo», così è soprannominato il leader della comunità dei marocchini della zona, che ha il monopolio del commercio ambulante di tutta la Calabria.