Lamborghini Urus, il SUV del Toro si farà in Italia

Incentivi e sgravi fiscali per assicurare al territorio emiliano circa 500 posti di lavoro. E' quanto il Governo Renzi ha messo sul piatto perché Lamborghini scelga di costruire il SUV Urus nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese piuttosto che nel sito di Bratislava in cui il gruppo Volkswagen, che dal 1998 controlla Lamborghini, produce già Audi Q7, Volkswagen Touareg e Porsche Cayenne. 

Presentato nel 2012 al Salone di Shanghai come concept car, il SUV Lamborghini Urus sembra dunque sempre più vicino alla produzione in serie. A spingere perché la produzione avvenga in Italia, nonostante lo stabilimento slovacco sia più conveniente come posizione e in pratica più pronto di Sant'Agata a realizzare il SUV del Toro, sono stati anche la Regione e i sindacati. 

Proprio la scorsa settimana le rappresentanze sindacali della Lamborghini hanno raggiunto un'intesa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale che "importa" il modello di relazioni già praticato dal Gruppo Volkswagen in Germania e che prevede diritti di informazione e contrattazione sull'organizzazione del lavoro, limiti ai contratti a termine, migliori condizioni per i lavoratori dei fornitori esterni e limiti per il numero dei contratti a termine. 

L'annuncio della produzione del Lamborghini Urus a Sant'Agata Bolognese arriverà domani in una conferenza stampa che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi terrà assieme ai dirigenti di Lamborghini nella giornata di domani. 

Attualmente Lamborghini occupa a Sant’Agata Bolognese 1.145 dipendenti tra operai e impiegati. In Emilia vengono prodotti i due modelli attualmente a listino, ovvero la Aventador e la Huracan. Lo scorso anno ne sono state prodotte circa 2.500 esemplari, ma con il lancio del nuovo Lamborghini Urus, che sul mercato dovrebbe arrivare nel 2017, i volumi potrebbero raddoppiare.