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Il toro di Sant’Agata lascia la Pianura Padana, varca le Alpi e trova casa in Svizzera?
Le lusinghe di Quantum Group, che pare abbia messo sul tavolo un assegno da 7,5 miliardi di euro, al momento non sembrano aver trovato ascolto ai piani alti del Gruppo VW: eppure, visto che se ne parla, qualche attenzione dovrebbero averla smossa.
La Lamborghini è il sogno proibito, ed a questo punto neppure tanto segreto, di Rea Stark, già demiurgo della Piëch Automotive: sarebbe la ciliegina sulla torta nel tentativo di creare quel polo del lusso in territorio elvetico che nel marchio del Toro vede il brand da utilizzare a livello globale, andando oltre la tradizionale produzione di auto.
L’entità dell’offerta di 7,5 miliardi di euro, a quanto pare non ha ricevuto riscontri da parte di Volkswagen: anzi, da Wolfsburg sembra sia arrivata la conferma che Lamborghini non sia in vendita; tante grazie, insomma, e finiamola qui.
Nella vita, però, mai dire mai, e quello che oggi è nero potrebbe diventare bianco domani: per questo, non è escluso che da Audi (che controlla direttamente Lamborghini) o dallo stesso Herbert Diess, il boss del Gruppo, arrivino dimostrazioni di interesse.
Una possibile evoluzione potrebbe riguardare non la cessione del marchio, ma una partnership strategica senza dispersione del patrimonio tecnologico di Lamborghini, che con l’elettrificazione dei prossimo modelli potrebbe cambiare in parte il suo DNA senza rinunciare, ma anzi rafforzandola, alla vocazione originaria di innovazione, esperienza di guida esaltante e massimo livello delle prestazioni unito al design fortemente connaturato.