Lamborghini Jarama Rally e Urraco Rally, gli strani “esperimenti” di Bob Wallace

Pubblicità
Una Lambo e tanta voglia di sterrati: all’inizio degli anni ‘70 i curiosi esperimenti dello storico pilota collaudatore e tecnico neozelandese
14 aprile 2020

Può una supersportiva espressamente concepita e nata per la velocità adattarsi ad un ambiente apparentemente estraneo come gli sterrati? La Porsche 911 dimostrò ampiamente che era possibile a partire dagli anni ‘70, epoca in cui volle cimentarsi nel singolare esperimento anche Lamborghini.

Nacquero così due delle Lamborghini più singolari della storia, sebbene destinate a rimanere esemplari unici: le Lamborghini Jarama e Urraco Rally, due frutti dell’estro di Bob Wallace, il neozelandese pilota, ingegnere e storico test driver di Lamborghini dal 1963 (anno in cui fu inaugurata la fabbrica di Sant’Agata Bolognese) al 1975, quando Ferruccio Lamborghini vendette la sua “creatura” nata dal famoso battibecco con Enzo Ferrari. Con lui c’era anche Valentino Balboni, altra pietra miliare di Sant’Agata che di recente abbiamo intervistato.

Wallace aveva modificato i due modelli pensando di creare delle auto sportive a elevate prestazioni in grado di solcare le dune del deserto. Fu una sua iniziativa, essendo noto il poco interesse di Ferruccio nei confronti delle competizioni. A Wallace si devono ad esempio le Lambo “Jota” del passato, denominazione impiegata dal neozelandese per la Miura P400 Jota, la sua prima variazione sul tema Lamborghini. “J” indicava infatti il numero dell’allegato della FIA che indicava le specifiche per le auto da corsa.

La Lamborghini Jarama Rally al Museo Ferruccio Lamborghini
La Lamborghini Jarama Rally al Museo Ferruccio Lamborghini
Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La prima fu la Jarama Rally, una Jarama pesantemente modificata, a punto di spostare più indietro il motore per ottenere una ripartizione dei pesi ancora migliore, motore V12 3.9 da 380 CV, cioè 15 CV in più rispetto alla serie, e una velocità massima di 270 km/h.

La vettura era pronto gara, anche se non gareggiò mai: spogliata di tutto il superfluo, rinforzata nel telaio ove necessario e dotata di roll bar, carrozzeria in alluminio, ammortizzatori Koni specifici, pesava 300 kg in meno rispetto al peso della Jarama di serie.

La Lamborghini Urraco Rally del 1974
La Lamborghini Urraco Rally del 1974

Nel 1974 Wallace prese un esemplare di pre-serie del 1971 della Urraco P250 e lo equipaggiò con un 3 litri 4 valvole per cilindro da 310 CV con lubrificazione a secco e cambio a 6 marce in luogo di 5, ammortizzatori Koni regolabili, frontale modificato, una grande ala al posteriore e carrozzeria vistosamente modificata per ospitare i grandi cerchi in magnesio Campagnolo da 15”.

Entrambe le vetture non gareggiarono mai (fatta salva una sorta di esibizione a Misano, pare con buoni riscontri per la Urraco Rally con il neozoelandese al volante), ma il concetto è rimasto attuale, tanto che la Casa del Toro di recente ha presentato la concept Huracan Sterrato ispirata proprio alle due curiose digressioni di Wallace,

Pubblicità