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MUDETEC, ovvero museo delle tecnologie. Questa è la nuova veste dello spazio espositivo in casa Lamborghini a Sant'Agata. La mostra ripercorre il mondo Lamborghini attraverso le innovazioni e le eccellenze che hanno rivoluzionato non solo il marchio, ma l’intero panorama automotive.
La mostra da spazio ad alcuni dei modelli più iconici e rivoluzionari, nati dal grande apporto e del continuo investimento in ricerca e sviluppo della casa. Fin dai primi passi si capisce come l'attenzione e lo studio delle soluzioni futuristiche, orienta da sempre lo sguardo e la tecnologia. Il tutto per trovare un ideale di perfezione che pone l’essere umano al centro di tutto.
A caratterizzare gli anni Sessanta, spiccano la 350 GT, la prima auto sportiva firmata Lamborghini, la Miura, l’auto più veloce del mondo al suo debutto, e l’ Espada, la prima sportiva a quattro posti dotata di un potente motore V12 e di ogni comfort per l’epoca.
La Countach segna gli anni Settanta e rivoluziona il settore per il design futuristico e per le soluzioni tecnologiche all’avanguardia, come il motore longitudinale posteriore e le tipiche portiere a forbice, ancora conosciute come “Lambo doors”.
Negli anni Ottanta arriva la LM 002, il primo fuoristrada targato Lamborghini, antesignano dei SUV di lusso. Negli anni Novanta, è la volta della Diablo GT, la vettura di serie più veloce al mondo del periodo, caratterizzata da un design futuristico.
Il nuovo millennio vede spiccare la Sesto Elemento, un capolavoro d’ingegneria con uno straordinario rapporto peso/potenza, realizzato interamente in fibra di carbonio, materiale per il quale Automobili Lamborghini ha compiuto notevoli passi avanti in ricerca e sviluppo.
Il percorso prosegue con il racconto delle più recenti sfide tecnologiche: l’ibrido con l’Asterion, il sistema ALA (Aerodinamica Lamborghini Attiva) con la Huracán Performante e il sistema LDVI (Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata) con Aventador SVJ, Huracán Evo e Urus, il primo Super SUV al mondo, creato in un'epoca in cui sembrava impossibile unire due anime apparentemente distanti, quella di una supersportiva e quella di un SUV.
Altra esperienza immersiva che si può fare al museo è la prova del simulatore, dove ad attendervi ci sarà la Lamborghini Huracan GT3 Evo e tutte le piste che vorrete, oltre ad altri modelli della casa di Sant'Agata. Per l'inaugurazione era presente anche il Lamborghini Squadra Corse factory driver Giovanni Venturini, che oltre a farci vedere cosa significhi saper andare forte, anche virtualmente, si è prestato per un test condotto dal team 'gruppo salute in auto', capeggiato dal Dr. Giovanni Sanguinetti.
Grazie a una serie di sensori è possibile monitorare i movimenti dell'apparato muscolo scheletrico, per capire come la posizione alla guida possa influenzare la performance da parte del pilota. Si tratta di una vera e propria telemetria del corpo umano, che può trovare applicazioni non solo sui tracciati ma anche per le auto di tutti i giorni.
Oltre all'esperienza simulativa, l'esperienza può essere corredata con il tour delle linee di produzione, effettuabili su prenotazione.