La parola d'ordine della nuova vettura sarà "leggerezza"
14 settembre 2010
Prosegue la strategia di teaser che accompagna il lancio di una nuova Lamborghini al Salone di Parigi 2010. Non è ancora stato chiarito se si tratta di un nuovo modello o di una concept car. Quel che è certo è che la nuova vettura sarà la capostipite di una nuova famiglia di vetture del Toro che faranno dell'efficienza l'elemento chiave per il miglioramento della prestazione.
Efficienza che passerà attraverso l'uso di materiali nobili quali la fibra di carbonio, per la quale Lamborghini ha avviato un centro R&D in collaborazione con Boeing presso l'università di Seattle, ma anche per una nuova generazione di motori, che potrebbero iniziare a portare avanti un concetto di downsizing che gli altri brand del Gruppo Volkswagen stanno portando avanti con forza.
Ecco perchè, nonostante sia scontato il fatto che la vettura rappresenterà un fiore all'occhiello della tecnologia Lamborghini, i cilindri utilizzati dal propulsore non saranno i "canonici" 12 (tipici delle Lambo di alta gamma) bensì 10, alla stregua di quanto proposto dalla più "popolare" Gallardo.
“Lamborghini è sinonimo di vetture supersportive estreme e senza compromessi - ha dichiarato Stephan Winkelmann, Presidente e Amministratore Delegato di Automobili Lamborghini S.p.A. - nel segno della migliore tradizione italiana. In Lamborghini la tradizione convive con l’innovazione. Stiamo ridefinendo il futuro delle nostre supersportive attorno ai due aspetti alla base della scelta di un’auto: design e prestazioni. Il design è sempre stato, e continuerà a essere, la principale ragione d’acquisto e per questo motivo faremo sì che ogni modello Lamborghini sia sempre riconoscibile per il suo stile distintivo. Per quanto riguarda le prestazioni, invece, fino a qualche anno le priorità erano nel seguente ordine: velocità massima, accelerazione e handling."
"Negli ultimi anni la situazione è cambiata. Al pari del design - sottolinea Winkelmann - handling e accelerazione sono diventati sempre più importanti. La velocità non è più così rilevante: tutte le vetture supersportive sono in grado di superare i 300 km/h, una velocità che non può essere raggiunta nemmeno in pista, meno che mai sulle strade normali. Per questo motivo pensiamo sia giunto il momento di invertire la rotta e concentrare l’attenzione su handling e accelerazione. Il fattore chiave per raggiungere il massimo risultato in questi 2 ambiti è il rapporto peso/potenza. Questo però non significa porre l’accento sulla velocità, quindi il futuro non sarà focalizzato sull’aumento della potenza, anche perchè le emissioni di CO2 rappresentano un altro fattore importante nella produzione di supersportive. La chiave sta invece nella riduzione del peso."
"Il punto cruciale di tutto questo - sottolinea Winkelmann - è capire come raggiungere tale riduzione. Dalla metà degli anni ‘80 il peso medio delle nostre vetture è aumentato di 500 Kg a causa dei dispositivi di sicurezza attiva e passiva e per innovazioni legate alla riduzione delle emissioni e all’aumento del comfort. Questo deve cambiare. Poiché sicurezza e comfort sono fattori intoccabili, l'unica soluzione è ridurre il peso mediante l’uso di nuovi materiali."
"La parola magica è “fibra di carbonio”. Abbiamo cominciato a lavorare con la fibra di carbonio - conclude Winkelmann - più di trent’anni fa e oggi, grazie ai nostri due laboratori di Sant'Agata e di Seattle, stiamo studiando una vasta gamma di tecnologie che ci ha permesso di raggiungere una posizione di leadership tra le case automobilistiche di piccoli volumi. Ogni nuova Lamborghini si contraddistinguerà per il miglior utilizzo della fibra di carbonio finalizzato alla riduzione del peso."
Lamborghini a Parigi: secondo teaser