Ragona: «Fiat Autonomy contribuisce alla nostra indipendenza»

Mirafiori Motor Village – Il programma Fiat Autonomy, che sviluppa da diversi anni sistemi per permettere la guida a persone con limitazioni motorie, sensoriali o intellettive, è diventato un vero e proprio fiore all'occhiello del Gruppo automobilistico italiano.

I servizi del Programma Autonomy sono pensati per rendere la guida ed il trasporto più comodi e sicuri. In tutti i concessionari del Gruppo specializzati Autonomy sono a disposizione venditori preparati sulle tecniche di guida e trasporto disabili. Si possono richiedere pareri e soluzioni riguardo alle proprie esigenze e visionare i diversi modelli e gli accessori.

I Centri di Mobilità, come quello del Mirafiori Motor Village, sono un punto di riferimento gratuito per chi vuole avere informazioni o desidera migliorare la propria guida su veicoli modificati. Simulatori di guida, test fisici e controlli del campo visivo sono le attività di sostegno più accreditate, costantemente monitorate da personale specializzato. Inoltre il Gruppo Fiat offre un servizio di assistenza stradale completo: per il primo ed il secondo anno la SuperGaranzia con chilometraggio illimitato e per il terzo e quarto anno Assistenza Stradale.

Del programma Autonomy ne abbiamo parlato con Danilo Ragona, Industrial Designer di 35 anni, che ha trovato nel Gruppo Fiat un interlocutore attivo, con cui sviluppare e realizzare nuove componenti e soluzioni per chi cerca indipendenza ed autonomia pur avendo limitazioni motorie o di altra natura.

Come hai conosciuto Fiat Autonomy?

«Sono entrato in contatto con Fiat Autonomy grazie al mio lavoro, perché ho progettato una carrozzina multi-funzionale. Ho incontrato questa realtà in occasione di alcune fiere e ne è nata una collaborazione perché anche in Fiat Autonomy ho trovato una forte attenzione alla tecnologia. Ed è la tecnologia che oggi determina la nostra indipendenza ed autonomia».

Perché hai deciso di lavorare con Fiat?

«La realtà Fiat mi ha colpito perché non voleva vendere solo un'auto con i relativi comandi modificati. Con Fiat abbiamo cercato di trovare la migliore soluzione nel rapporto tra auto e carrozzina».

Qual è il valore aggiunto di Fiat Autonomy?

«Tramite Fiat Autonomy si ha la possibilità di avere accesso a tutta una serie di altri contatti, per esempio legati allo sport, anche estremo».

Ci parli della carrozzina che hai inventato? Quali sono le sue particolaritò?

«Siamo usciti dai classici schemi di una carrozzina vista come un ausilio medicale e abbiamo iniziato a pensare ad una sedia a rotelle che fosse come un vestito, che sapesse vestire la propria mobilità dentro e fuori dall'auto. Ho quindi progettato, brevettato e oggi commercializzo in partnership con altre aziende una carrozzina che ho definito multi-function perché la si può utilizzare nella vita quotidiana, nello sport, ma anche sulla sabbia o sulla neve, aggiungendo semplicemente degli accessori. Quando viene richiusa diventa supercompatta, tanto che io riesco a caricarne due sulla mia 500 Abarth. É una carrozzina che risolve tutti i problemi di ingombro della vita quotidiana. Quando si deve per esempio prendere un aereo questa carrozzina la si può imbarcare come bagaglio a mano».

Oltre alla carrozzina di che cosa ti sei occupato?

«Sono partito a lavorare con la carrozzina ma ora ho ampliato i miei orizzonti. Ho disegnato per esempio i comandi della mia auto, che sono poi stati realizzati da un'azienda specializzata. Sono stato attento ai materiali, per contenere i costi, ma anche alla personalizzazione».

Il Programma Autonomy illustrato da Umberto Murazio, Responsabile Programma Autonomy Fiat Group Automobiles EMEA