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Sarà perché il lago di Como è sempre stato contesto top anche per il motorismo a quattro ruote, che qui hanno avevano origine mezzi nautici motorizzati da urlo, ambiti dai piloti di F1 e del Motomondiale. Sono quelli di Tullio Abbate, recentemente scomparso.
Forse chi segue il mondo auto ha presente solo il quasi centenario Concorso di Eleganza, sulle rive del lago lombardo, ma non esiste solo quello e non occorre andare indietro di molto, come per la presentazione mondiale della VW T-Roc, a contare le presenze automobilistiche importanti da queste parti.
Le parti di cui si parla questa volta sono quelle di Tremezzo, dove il cognome Abbate si lega ai motori delle vetture sportive, come Alfa Romeo, primo messo su imbarcazioni che filano come poche. A lavorarci sopra su quelle barche, per ottenere anche record e vittorie di gare, è proprio quel Tullio Abbate, classe 1944, che ci ha lasciati di recente per colpa del Covid19.
La passione per i motori quindi trova qui spazio non solo nelle belle moto e auto, ma anche con gli scafi. Quelli in vetroresina, fatti per clienti che vogliono si comodità e lusso, ma soprattutto motori prelibati da fare invidia alle Supercar. Perché proprio dalle supercar arrivavano, quei motori: dopo Alfa Romeo anche Ferrari e Lamborghini, fino ai tedeschi Porsche. I nomi delle imbarcazioni dicono poco a chi non segue il settore, dalla Sea Star, a Offshore 36, Executive o Exception 70, fino al Villa D’Este Special. Ma se si sono visti dal vivo o sentiti muoversi, quasi tutti fanno capire subito che si tratta di grandi mezzi anche al novizio del mondo barche.
Chi ha vissuto il lago di Como non può non averne udito il suono e la fama. Tra i clienti o conduttori saltuari, di barca firmata Abbate, anche molti VIP e piloti di grido tra gli anni Settanta e Novanta, gente famosa in quel pezzo di terra vicino al lago ben prima che vi arrivasse George: come Agostini, Ickx, Villeneuve, Prost, Pironi, Rosberg, Piquet, Schumacher e il grande Senna, a cui venne intitolata una barca.
Il succoso video a seguire, d'annata e sponsorizzato dai tabaccai come si doveva ai tempi, narra di una vecchia corsa che usavano fare gli stessi piloti della F1 sulle acque del lago. A voi la curiosità di vederli in calzoncini corti sfidarsi con gli scafi, al posto che con le vetture da GP (vinse uno che smanettava bene con tutto, Villeneuve).