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Due lettere note, a chi conosce la storia dei motori a gasolio in Italia e non solo: la VM di Cento, Ferrara. I fondatori Vancini e Martelli, hanno passato il timone con gli anni e oggi è Stellantis che comanda, quella azienda che nacque per fare motori diesel agricoli).
Soprattutto madre dei diesel usati in una marea di vetture, dal vecchio mondo Fiat ma anche di marchi esteri e per modelli recenti. Ora la situazione aziendale è lontana anni luce da quei tempi, da 1200 dipendenti si era scesi, fino a meno di 800. In vista del 2023, i sindacati allarmano per il lavoro di metà degli addetti ai motori.
Non arrivano più progetti di motori per il settore auto, finita un'epoca. Solo qualcosa a livello industriale e marino può sopravvivere, potenzialmente, con relativi oneri per elettrificazione o conversione (all'idrogeno) rispetto al classico motore a iniezione diretta di gasolio.
Il futuro è a motori spenti, in quasi tutti i sensi, con i lavoratori in esubero che potrebbero essere ricollocati in Maserati, a Modena, ma un futuro può ancora esistere, per un motore con eredità VM: una nuova business unit, a Cento, si dedicherà allo sviluppo dell’idrogeno che potrebbe in prospettiva prendere quel posto, che ultimamente era rimasto al V6 diesel.