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Tutti i segmenti automobilistici sono monopolizzati dai SUV… Tutti? No! Una piccola categoria di irriducibili utilitarie resiste ancora all’invasione. Se modelli come Clio, 208, C3, Yaris o Polo continuano a ottenere ottimi risultati commerciali, altri costruttori hanno invece abbandonato la partita. È il caso di Ford, che ha recentemente ritirato la Fiesta, o di Fiat, che ha detto addio alla Punto nel 2018, lasciando interdetti molti appassionati.
Oggi, a distanza di sette anni, Fiat è parte del gruppo Stellantis, e il nuovo capo del marchio, Olivier François, non esclude un ritorno della Punto nei prossimi anni. Tuttavia, per ora, il progetto non ha ancora ricevuto luce verde ufficiale.
Curiosamente, nel 2011, quando era già alla guida di Fiat sotto Marchionne, François fu tra i principali fautori dell’annullamento del modello destinato a succedere alla Punto. Secondo lui, i primi prototipi non erano abbastanza emblematici, e l’azienda puntò invece su un veicolo dal respiro più globale e dalle ambizioni di vendite elevate: la 500X, un crossover.
Oggi, però, lo stesso François sembra ripensare a quella decisione. I risultati commerciali della Fiat 600, un’altra vettura dal profilo rialzato, non stanno soddisfacendo le aspettative. Nel frattempo, le utilitarie tradizionali del gruppo Stellantis, come Peugeot 208 e Opel Corsa, continuano a vendere bene. Inoltre, anche Lancia ha scelto di puntare sul segmento delle compatte con la nuova Ypsilon per il proprio rilancio.
Con questo scenario, l’idea di una nuova Fiat Punto potrebbe non essere così remota. Il marchio torinese potrebbe sfruttare l’eredità di uno dei suoi più grandi best-seller, venduto con successo dagli anni ‘90 fino al 2010. Un ritorno che potrebbe dare nuova linfa alla gamma Fiat, completando l’offerta con un modello compatto ma pratico, capace di contrastare l’egemonia dei SUV e ridare un’anima urbana al marchio.