La parte "buona" del male, Coronavirus: calo smog al Nord si vede dai satelliti [mappa biossidi azoto]

E' un po' come avvenuto in Cina. Un po' come cantava il nostro lontano connazionale d’America, Jon Bon Jovi; esiste anche una parte giusta, nello sbagliato. Non è proprio il tema della canzone, invero  (Right side of Wrong, anno 2002) ma il concetto è che nel male infinito di questa epidemia virale che sta distruggendo l’economia e la sanità del nord Italia, esiste un effetto positivo.

Lo si vede dai satelliti e ha a che fare con l’industria ma anche con la mobilità. Il tanto citato smog della Val Padana scende. Le immagini qui riportate mostrano il trend da febbraio a oggi. Con il blocco parziale di molte attività, dei trasporti e della mobilità in genere che si limita e diventa, per molti, vicina allo zero piuttosto che solo pedonale, il biossido di azoto si riduce parecchio.

Il motivo, da analizzare molto bene e rendere poi utile per future misure con dati certi (mai raccolti sinora con tale riduzione attività, ndr) è nella variazione delle combustioni di vario genere. Riscaldamento, visto l'inverno al termine, ma anche motori di veicoli, industrie e centrali varie. Quella nube di tono rosso si diluisce e questa volta sappiamo esattamente perché, nonostante il meteo non sia stato perturbato: la riduzione sia della circolazione sia delle attività produttive su ogni fronte.

Un effetto analogo era stato rilevato in Cina precedentemente, la misura, da loro è stata secondo alcune stime di un calo biossido d’azoto fino al 30%. Tanto, poco, da tenere come misura tampone per la qualità dell'aria? Molte le considerazioni da fare, potendo, per quando le attività dovranno riprendere insieme alla lotta contro lo smog e contro (se davvero ne hanno colpa) certe motorizzazioni delle auto.