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Motori a benzina nelle auto nuove e usate ne vedremo ancora per anni. Tra le novità di tecnica che potranno celarsi sotto i cofani di pure termiche Euro7 o ibride, HEV, MHEV o PHEV, la Jet Ignition Mahle. Non si tratta di Bosch o Conti, nemmeno di Denso, eppure quelli di Mahle fanno parecchie cose come sistemisti. Non solo per i motori termici, visto che si occupano anche di powertrain elettrici utili alle BEV o fuel-cell.
Andando a vedere la sostanza di questa nuova accensione per motori a benzina, come da disegni qui allegati, vediamo l’ennesimo giusto tentativo. Quello di andare oltre al classico concetto camera di scoppio unica con benzina unita da flussi a monte e candela con scintilla “libera”. Nel caso della Jet Ignition troviamo una precamera di accensione a getto, che aiuta ad avere una fasatura ottimale ed elevata compressione, oltre che spingere sempre oltre il concetto di benzina magra.
La piccola camera di accensione con candela è collegata alla camera principale da condotti che tramite il flusso di gas attivano la carica principale. Da 4 a 8 getti di accensione, con innesco in più punti. Nella configurazione Active è incorporato nella precamera un secondo iniettore, per ottimizzare e stabilizzare ulteriormente di funzionamento, abbassando i consumi.
Durante i test la casa dichiara di aver raggiunto efficienza termica oltre il 41%, paragonabile ai motori diesel, ma con benzina. Il prossimo target possibile è arrivare a BTE 45%. Ovvio che tale rendimento fisico abbassa consumi ed emissioni (CO2 e anche NOx).