La mobilità dopo il Covid è cambiata: boom di e-bike e monopattini, anche l’auto però torna sul podio

La mobilità dopo il Covid è cambiata: boom di e-bike e monopattini, anche l’auto però torna sul podio
Pubblicità
Secondo un’indagine di Isfort, la pandemia ha rimescolato le carte della mobilità: oltre al boom di mezzi elettrici (e-Bike e monopattini, ma anche vetture ibride) anche l’auto ha ripreso quota. Trasporti pubblici, plug-in hybrid e BEV però soffrono ancora
17 novembre 2021

Che la pandemia abbia sconvolto le abitudini delle persone non è un mistero, tanto meno se pensiamo alla mobilità. A fine emergenza, gli spostamenti sono cambiati per sempre, come emerge dal 18° Rapporto Audimob sulla mobilità nel nostro paese redatto da Isfort in collaborazione con il CNEL. Secondo l’indagine, ad aver visto la crescita più grande è stato il comparto dei mezzi elettrici: i numeri a fine giugno parlano di un +57% per le auto rispetto al 2020 (con 83.463 vetture immatricolate, +267,2% rispetto al 2020), così come il +12, 3% dei ciclomotori (18.635 unità) e di scooter e moto, a +32,7%, mentre i quadricicli viaggiano con una flessione positiva del 18,2%.

Per quanto riguarda il mondo dell’auto, la crescita delle ibride è costante e positiva, al punto da aver superato in numero di immatricolazioni le auto Diesel nel mese di febbraio, anche se le cifre per Plug-In Hybrid ed elettriche pure rimangono basse. Di contro, il rapporto evidenzia come in Italia quasi un terzo delle vetture del nostro parco circolante (oltre 12 milioni) siano sotto allo standard Euro3.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Un vero boom di vendite poi è stato fatto registrare da monopattini elettrici ed e-bike, per un totale di oltre 2 milioni di biciclette (di cui il 14% elettrificate), mentre i monopattini arrivano a crescere di oltre 35 mila unità all’anno, per un totale di oltre 85 mila unità in continua espansione. Di contro, se l’auto e la bicicletta sono tornati a crescere, i mezzi pubblici hanno riscontrato una brusca battuta d’arresto, perdendo oltre il 50% dei passeggeri che ora si attestano al 5,4% della popolazione. Unica eccezione, il treno, in crescita del 3,4%.

Arrigo Giana, presidente di Agens (Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi), ha spiegato come: “Il settore dei trasporti pubblici uscirà da questa crisi profondamente trasformato. Come lo studio Audimob dimostra, l'attitudine alla mobilità delle persone è cambiata. Servono nuovi modelli di business che intercettino questa nuova domanda di trasporto: più flessibili, più digitali, più integrati".

Pubblicità
Caricamento commenti...