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Hanno soffiato l’idea al premio Oscar Jeremy Irons, che in visita a Brescia durante la Mille Miglia rimase così affascinato dall’atmosfera che si respirava in città da volerne catturare le emozioni su una pellicola. Ed invece sarà tutto italiano il progetto che porterà sul grande schermo (e poi in televisione) la "Corsa più bella del mondo", frutto della volontà di 1000 Miglia S.r.l. di sostenere e promuovere il Brand e la Corsa, salvaguardandone il valore storico ma promuovendoli verso il grande pubblico. Il film “Rosso Mille Miglia”, opera prima del regista Claudio Uberti, è prodotto da Lucere Film con il supporto del Centro Sperimentale di Cinematografia Production, come Produttore Esecutivo.
La storia, ambientata alla Mille Miglia del 2014, spazia lungo tutti gli ottantacinque anni della Freccia Rossa, dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, intrecciando la vita, i ricordi, i misteri e l'entusiasmo dei protagonisti, accomunati dall'amore per le quattro ruote e divisi da segreti antichi, affascinati dalla presenza e dalla storia di una favolosa OM 665 Superba - la vettura costruita a Brescia che vinse la prima edizione, nel 1927 - che giace da decenni smontata e dimenticata.
Protagonisti di “Rosso Mille Miglia” sono Martina Stella e Fabio Troiano; con loro, Remo Girone, Francesca Rettondini, Victoria Zinny, Maurizio Francone, Rosario Petix e Lyudmyla Bikmullina, oltre alle auto d'epoca, ai piloti e alle migliaia di appassionati coinvolti nelle riprese effettuate durante l'edizione della Mille Miglia 2014.
In attesa della “prima”, già programmata per il 15 ottobre all’Expo di Milano, abbiamo incontrato Fabio Troiano in occasione della presentazione ufficiale della Mille Miglia 2015 e ne abbiamo approfittato per rivolgergli alcune domande.
Tra le pochissime informazioni trapelate sul film, c’è quella che guidi una Ali di Gabbiano: com’è stato avere tra le mani un pezzo di storia dell’automobilismo?
«All’inizio ne ho avuto quasi paura: conoscevo il valore della vettura e ovviamente temevo di poter fare qualche incidente, di poterla rovinare. Poi mi sono rilassato ed ho scoperto perché queste vetture fanno perdere la testa agli appassionati: sono eccezionali, fantastiche, emozionanti. E mi è piaciuto così tanto guidarla che stiamo pensando, insieme a Mercedes, ad una “comparsata” alla Mille Miglia: non certo farla tutta, ma mi piacerebbe fare la passarella di Castel Sant’Angelo… Vedremo se sarà possibile».
Ci puoi anticipare qualcosa sulla trama?
«Come il titolo in parte anticipa, durante la Mille Miglia viene affrontato e sbrogliato un affare misterioso che coinvolge il protagonista, la sua compagna e…. basta così! Comunque posso dire che la storia si inserisce alla perfezione nell’atmosfera della gara e che gli scenari attraversati dalla Mille Miglia sono la scenografia ideale per dare il giusto risalto ad un intreccio davvero coinvolgente».
La storia si inserisce alla perfezione nell’atmosfera della gara e che gli scenari attraversati dalla Mille Miglia sono la scenografia ideale per dare il giusto risalto ad un intreccio davvero coinvolgente
Durante le riprese hai avuto modo di conoscere il mondo che ruota intorno alla Mille Miglia: che giudizio che hai ricavato?
«Confesso che prima non lo conoscevo affatto, anzi forse ne conoscevo solo gli aspetti deteriori. Poi, entrando in contatto soprattutto con i meccanici, che sanno trasmettere la vera passione oltre alla competenza di riparatori, ho avuto la conferma che si tratta di una viscerale, ma sana, forma di maniacalità: qualcosa che ti prende dentro, ti afferra lo stomaco ed il cuore, che ti avvolge con il rombo del motore e le emozioni della strada divorata in un batter d’occhi. La Mille Miglia è una bella favola, che resiste al tempo. Nel nostro film ne raccontiamo un aspetto particolare, la descriviamo da una speciale angolatura: oltre la vicenda che si racconta, può essere considerato l’omaggio sincero a quella che davvero è “la corsa più bella del mondo!”».