Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il 31 dicembre non sarà solo il 2021 ad essere licenziato, ma entro tale data anche la Legge di Bilancio verrà approvata dal Parlamento: una procedura che prevede tappe forzate, nessuna possibilità di emendamento al testo di Governo e votazione con la formula della fiducia, che azzera ogni potenziale dissenso.
Insomma, prima del “libera tutti“ di fine anno, per dare spazio alle feste (?), il Governo incasserà il via libera al più importante documento finanziario, che comprende tante misure a sostegno di varie categorie produttive ma si dimentica completamente del settore automobilistico.
Infatti, nel corposo volume che lo compone non c’è traccia di alcun tipo di bonus a sostegno delle aziende di settore e per favorire la transizione ecologica, misure pur richieste a gara voce ed in più occasioni da tutte le associazioni facenti parti della filiera.
Nessun rinnovo di incentivi, che pure sono serviti a svecchiare sul parco circolante, per sostenere l’acquisto di vetture nuove o usate: una decisione miope, che comporterà un'ulteriore contrazione delle vendite e che soprattutto, come rilevato da più osservatori, contrasta con gli annunci favorevoli alla transizione ecologica della mobilità privata.
Quindi, proprio ora che sul mercato l'offerta di vetture a vario titolo elettrificate è diventata importante, il Governo volta la testa da un'altra parte, decidendo di non sostenere un processo di aggiornamento tecnologico fortemente voluto e che per alcune forse politiche è stata anzi una bandiera in occasione delle campagne elettorali.
Lo sconcerto è evidente non solo in ambito industriale, ma anche tra i sindacati di categoria che con le attuali dinamiche di mercato vedono diventare a rischio migliaia di posti di lavoro.
L'unica, e molto tenue speranza è che pur non presenti in legge di Bilancio, provvedimenti a sostegno della categoria siano comunque inseriti in misure straordinarie per favorire il processo di transizione ecologica, che potrebbero vedere la luce nei primi mesi del 2022, prima che per il mercato dell'auto si arrivi al punto di non ritorno.