La Lamborghini Diablo compie 30 anni

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Fu testimone del passaggio di quattro proprietà, da fratelli Mimran fino all'“era” Audi. Quando debuttò nel 1990 era l'auto di serie più veloce del mondo
7 dicembre 2020

Compie 30 anni la Lamborghini Diablo, la vettura che fu testimone di quattro passaggi di proprietà della Casa fondata da Ferruccio Lamborghini nel 1963, fallita nel 1980 e rilevata dai fratelli francesi Mimran nel 1981 dopo la messa in liquidazione ordinata dal Tribunale di Bologna.

La Casa bolognese passò sotto le insegne di Chrysler dal 1987 fino al 1994, quando la proprietà cambiò ancora una volta di mano, questa volta in quelle della Megatech, sussidiaria di una holding indonesiana più grande che tra gli amministratori annoverava il figlio dell'allora presidente Suharto.

Nel 1998 Lamborghini fu acquisita da Audi, che la possiede ancora oggi, con la Diablo a fare da ponte tra i diversi “padroni” di quel periodo burrascoso.

L'idea della Diablo nacque nel 1985 da un'idea di Marcello Gandini con lo scopo di rimpiazzare la Countach, Commercializzata a partire dal gennaio del 1990, con i suoi 325 km/h di velocità massima rappresenta allora la vettura di serie più veloce del mondo. Al suo sviluppo controbuisce il campione di rally Sandro Munari.

Ha l’impostazione meccanica classica delle 12 cilindri Lamborghini, con il motore 5,7 litri, 4 alberi a camme in testa e 4 valvole per cilindro, dotato di iniezione elettronica multi-point, capace di sviluppare 485 CV e 580 Nm di coppia. Malgrado sia lussuosamente rifinita, con interni in pelle, aria condizionata, vetri elettrici e sedili regolabili elettricamente, la Diablo è ancora una vettura dura e pura, con la trazione sulle sole ruote posteriori, nessun ausilio elettronico alla guida ed il servosterzo, disponibile solo a partire dal 1993.

Nel 1993 arriva la Diablo VT, la prima granturismo Lamborghini ad essere equipaggiata con le quattro ruote motrici, che porta anche una serie di miglioramenti meccanici e modifiche stilistiche presto adottate anche sulla versione a due ruote motrici. Nel 1993 viene presentata anche la serie speciale SE30, a ricordare i 30 anni dalla nascita dell’azienda, con la potenza aumentata a 523 CV.

Al Salone di Ginevra del 1995 debutta la Diablo SV, disponibile con le sole due ruote motrici ed una potenza massima di 510 CV e l’alettone posteriore regolabile. Nel dicembre dello stesso anno viene commercializzata anche la Diablo VT Roadster, la prima 12 cilindri Lamborghini con il tetto aperto prodotta in serie, caratterizzata da una linea leggermente rivista ed offerta solo con la trasmissione a quattro ruote motrici.

Nel 1999, a seguito dell’acquisto di Automobili Lamborghini da parte del gruppo Audi, venne presentata la Diablo SV “restyling” disegnata da Luc Donckerwolke, il primo designer interno di Lamborghini, a cui seguirono le versioni VT e VT Roadster.

Dal punto di vista meccanico, il motore raggiunge una potenza di 529 CV e di 605 Nm di coppia, è equipaggiato con il sistema di alzata variabile delle valvole e, per la prima volta su una Lamborghini, i freni sono dotati di sistema ABS.

La Diablo, realizzata anche in versione da competizione con motori da 6 litri, è stata la Lamborghini prodotta nel maggior numero di esemplari con 2,903 unità in totale.È rimasta in produzione fino al 2001, quando è stata sostituita dalla Murciélago.

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