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Presentata nel corso del recente Salone dell'Automobile di Ginevra, la Lamborghini Aventador J ha conquistato l'attenzione di un pubblico più vasto di quello che lo stesso costruttore di Sant'Agata Bolognese immaginava di riscuotere.
Sono i dati infatti a testimoniare il clamore riscosso dalla one-off scoperta del Toro. Nell'arco delle due settimane intercorse dal lancio, la Aventador J ha fatto registrare 21.5 milioni di ricerche su Google, 280.000 visualizzazioni su Youtube, 6.800 tweets su Twitter ed un record di affluenza sul sito della Casa stessa.
Caratterizzata da una veste estetica quantomai aggressiva e realizzata con un processo di produzione artigianale, la Aventador J risulta omologata per l'utilizzo circolazione stradale ed ospita al di sotto di una originale paratia aperta un V12 da 6.5 litri aspirato in grado di erogare fino a 700 CV di potenza massima.
Volta a richiamare la sigla Jota, codice che identificava le varianti più sportive della Miura e della Diablo, la Aventador J dichiara una lunghezza di 4.89 metri ed un’altezza di 1.11 metri ed è disponibile, per l'unico proprietario, nella sola colorazione rossa dalla tonalità accesa con componenti in fibra di carbonio a vista.
Dotata di una scocca in fibra di carbonio la Aventador J presenta due roll bar posti immediatamente dietro ai sedili degli occupanti, mentre le sellerie sfruttano una inedita tecnologia denominata Forged Composite, a sua volta basata su un tessuto di fibra di carbonio conosciuto con l’appellativo di Carbonskin, che sfrutta, grazie ad un sistema brevettato da Lamborghini, delle fibre intrecciate immerse nella resina.
«Sapevamo che la Aventador J sarebbe stata qualcosa di speciale, ma non avevamo previsto una simile reazione – ha dichiarato Stephan Winkelmann, Presidente e Amministratore Delegato di Automobili Lamborghini - siamo soddisfatti del riscontro ottenuto da questa vettura e siamo ansiosi di superare i limiti del design e della tecnologia sui nostri prodotti futuri.»