La Guida Galattica all'acquisto di una Tesla Usata

La Guida Galattica all'acquisto di una Tesla Usata
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Poche, ma ci sono: le Tesla usate hanno un alto valore residuo e anche se di recente, con il taglio dei prezzi, hanno perso di valore, restano sempre un punto di riferimento sull'usato elettrico. Ecco a cosa fare attenzione.
15 gennaio 2023

Dopo la mitica 500e, le Tesla sono le auto elettriche più vendute in Italia, e in Europa hanno addirittura scavalcato le auto a benzina, anche grazie al fatto che la capacità produttiva del marchio è salita di molto raggiungendo una quota record alla fine del 2022 (oltre 1.313.000 unità vendute).

Il recente mega-taglio dei prezzi ordinato da Elon Musk per risollevare le vendite non poteva non avere contraccolpi; i prezzi del nuovo per la Model 3 partono ora da poco meno di 45.000 euro (prodotta a Shanghai). L'effetto più che immediato è strato un generale scontento di coloro che avevano già pagato la loro Tesla pochi giorni prima (alcuni hanno perso fino a 12.500 euro di sconto). Ma a breve c'è anche un effetto positivo (per chi compra): i prezzi dell'usato stanno crollando per tutti i modelli. Sui principali siti di vendita dell'usato si trova un po' di tutto, ma partendo dalle più economiche sono in evidenza le Model S più anzianotte degli anni dal 2013 (primo anno in Italia) e le Model X.

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I primi esemplari della berlina avevano la batteria da 60 kWh, quindi una minor autonomia, circa 250 km reali, e potrebbero presentare il problema della ricarica lenta. Se possibile, puntate su una da 85 kWh. Si ricarica da un supercharger in un’ora, se diventa un’ora e 15 non è un problema, si possono risparmiare un bel po’ di soldi. È una buona idea anche cercare all’estero, specialmente nei Paesi del Nord Europa, dove c’è più offerta e quindi i prezzi sono più bassi, ma bisogna tener presenti le spese di immatricolazione e trasporto.

I chilometri non fanno (troppa) paura

Le auto elettriche d'occasione hanno sempre chilometraggi piuttosto alti, e le Tesla Model S in modo particolare, essendo state fra le prime in commercio. Ma il powertrain di una elettrica non è soggetto all'usura degli elementi come un termico, quindi non ci si deve preoccupare di filtri, cinghie di distribuzione o costose revisioni meccaniche come accade ai diesel e ai benzina un po' agée. Se non ci sono messaggi d'errore sul computer, rumorosità particolari o prestazioni limitate, il motore elettrico ha vita pressocché indefinita. Sui primi esemplari della Model S (2012), per via della coppia straordinariamente alta, si sono verificati problemi ai cuscinetti. Comunque secondo le statistiche americane solo 7 Tesla usate su 100 presentano problemi al motore nel corso medio della loro vita.

La batteria: certificata è meglio

La batteria Tesla è un elemento che non richiede alcun tipo di manutenzione, ma con il passare dei cicli d'uso, alcuni elementi delle celle cilindriche si degradano, e questo è un fatto comune a tutte le elettriche. Su questo degrado influiscono anche l'uso intensivo delle ricariche veloci (supercharger) e delle basse temperature, ma il decadimento è molto lento e può essere tenuto sotto controllo dal computer di bordo oppure verificato con la diagnostica presso un centro di assistenza Tesla.

In genere il decadimento ha come effetto un minor numero di chilometri e non un degrado delle prestazioni, quindi se l'autonomia non è un problema significativo, una batteria all'90% o anche al 80% della capacità iniziale è più che accettabile. Si ha notizia di una Model S P85 in Germania che ha percorso 1.500.000 km a gennaio 2022 usata come taxi richiedendo solo un cambio della batteria. Molti esemplari della Model S includono ancora l'uso gratuito dei Supercharger, anche se per gli esemplari con più km la potenza di ricarica è stata ridotta via software (a detta di Tesla, per preservare la batteria).

Freni e gomme: consumo diverso

Le Tesla, come tutte le elettriche, utilizzano l'energia cinetica che normalmente andrebbe sprecata per ricaricare la batteria, e di conseguenza l'intervento dei freni veri e propri è molto meno intensivo. Questo non vuol dire che dischi e pastiglie non si consumino, ma se su una termica di pari massa un disco anteriore deve essere sostituito a 30/40 mila km (le pastiglie anche ogni 15.000 km), su una elettrica può durare il doppio; una rapida occhiata o la classica "toccatina" col dito (attenzione a non scottarsi) è sufficiente per capire se i dischi sono usurati. E comunque il costo per la sostituzione non è diverso da quello di un'auto normale. .  

Per le gomme, il discorso si inverte: la coppia erogata dai motori elettrici e la massa in gioco mettono molto stress alle coperture, che si usurano più rapidamente, specialmente quelle dietro sulle trazioni posteriori. Sui primi esemplari - specialmente della Model X - il fenomeno era molto evidente e può essere aggravato anche da una geometria del retrotreno non corretta sin dalla fabbrica (camber eccessivo), ma è sufficiente un controllo visivo per verificare che l'usura sia uniforme su tutto il battistrada. Ad ogni modo, preparatevi ad sostituzioni più frequenti rispetto al solito.  

Gli interni e le vernici: occhio attento alle usure

Le prime Tesla Model S e Model X, benché appartenessero al segmento premium per via dei prezzi, sono state oggetto di critiche per l'impiego di materiali non abbastanza resistenti per gli interni e di vistosi difetti nella verniciatura degli esterni, difetti che hanno riguardato anche le prime serie della Model 3 del 2017-2018. La qualità è andata via via migliorando sino a raggiungere un grado di soddisfazione molto alto, specialmente nella recentissima versione della Model S e X, la Plaid, giudicata unanimemente la migliore di tutti i tempi, e non solo per le prestazioni.

Per le verniciature a buccia d'arancia o scolorite fuori garanzia purtroppo non c'è che l'intervento di un buon carrozziere, prestando attenzione al fatto che molte parti sono di alluminio e richiedono quindi tecniche di ripristino della lastra e della verniciatura particolari, tanto che Tesla ha dato l'approvazione solo ad alcuni centri per gli interventi di carrozzeria.

Sostituire le parti usurate dei sedili con ricambi originali è molto costoso; l'intervento di un bravo e paziente artigiano potrebbe essere conveniente per una pulizia a fondo e il ritocco con speciali stucchi e vernici elastiche. Il volante "lucido" tipico delle auto con molti chilometri può migliorare molto nell'aspetto, oltre che con prodotti specifici, anche con la pulizia fatta con una salviettina struccante.  

Da Moto.it

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