La filiera automotive chiede al Governo nuovi incentivi

La filiera automotive chiede al Governo nuovi incentivi
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L’appello arriva in occasione di #FORUMAutoMotive, evento legato alla mobilità legata alla mobilità a motore
23 marzo 2021

Molti gli argomenti e gli spunti di riflessione emersi nel corso di #FORUMAutoMotive, evento in modalità digitale sui temi relativi alla mobilità.

In apertura dei lavori, Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive, ha intervistato Daniele Bandiera, amministratore delegato di Italiana Petroli S.p.A. e manager di grande esperienza, con incarichi di vertice in Fiat Group, Alfa Romeo, Moto Guzzi e Piaggio. 

«Parlare di green oggi è fondamentale - ha detto Bandiera - ma la transizione energetica va gestita in modo razionale e credibile, raggiungendo tutte le classi sociali e non solo limitate fasce di popolazione che possono investire ingenti somme per acquistare una vettura elettrica. L’elettrico, è destinato a crescere velocemente, ma dovrà risolvere nei prossimi anni due problemi rilevanti: autonomia e tempi di ricarica, nodi cruciali per il futuro di questa tecnologia. Molto si sta facendo oggi sul fronte dei carburanti a basso impatto: il 10% è ottenuto da prodotti vegetali o biologici; esistono quindi già oggi diverse soluzioni di biocarburanti che consentono di abbattere l’inquinamento, la CO2 e il consumo di materie prime».


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Nella tavola rotonda dedicata alla filiera della mobilità, Bonora ha sollecitato i relatori su Recovery Plan, aggancio alla ripresa e incentivi da rifinanziare per una transizione "green" razionale: quali aspettative e quali errori da non ripetere nell'anno in cui si decide il futuro del Paese. 

«Bisogna cercare di far ripartire il mercato automotive - ha sottolineato Adolfo De Stefani Cosentino, appena riconfermato Presidente di Federauto - meno auto immatricolate significa anche meno introiti per l’Erario. La sinergia con le altre Associazioni dell’automotive si sta consolidando: il problema vero da risolvere è la vetustà del nostro parco circolante. Non basta immettere vetture nuove, è fondamentale sostituire quelle più vecchie e inquinanti. Con l’Italia paralizzata dalla pandemia, senza sostegni alla domanda i prossimi mesi si preannunciano davvero difficili».

Michele Crisci, Presidente di Unrae, è tornato sul momento decisivo per il settore: «È l'ora di segnali forti, senza precedenti: gli operatori della filiera stanno promuovendo ingenti investimenti per la riduzione delle emissioni, investimenti che finora hanno registrato ritorni risicati. Il PNRR è un'opportunità unica: il mio auspicio è che la sua riscrittura possa essere all'insegna della concretezza. Gli incentivi hanno sostenuto la domanda e, soprattutto, hanno prodotto la rottamazione di vetture datate, con riduzioni concrete nelle emissioni di CO2. Senza sostegni, la caduta del mercato sarà pesante nei mesi a venire». 

Gianmarco Giorda, Direttore di Anfia, si è espresso positivamente sulla collaborazione tra le Associazioni dell’auto: «Al di là delle sovrastrutture associative, è importante collaborare per raggiungere gli obiettivi condivisi. La direzione delle politiche green pare ormai segnata, ma l’atteggiamento della politica europea deve essere proattivo, per definire una politica industriale per il settore e non rischiare di perdere pezzi industriali strategici per il nostro Paese. Bisogna agire su tre pilastri: sul fronte della domanda con incentivi, su quello dell'offerta sostenendo investimenti perché la filiera resti competitiva, senza dimenticare di prevedere infrastrutture adeguate». 

Sull’elettrico si è soffermato Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione: rilevato che i costi ambientali di una vettura elettrica, dal progetto alla rottamazione, passando per il tipo di alimentazione, sono ancora più elevati rispetto ad un diesel di ultima generazione, ha aggiunto: «I costi delle vetture elettriche restano inoltre alti e per garantire un’ampia diffusione oggi richiedono costanti incentivi: il nostro Paese troverà i fondi per finanziare la transizione verso l’elettrico?». 

Massimiliano Archiapatti, Presidente di Aniasa, ha evidenziato altri elementi importanti: «Il nostro settore guida la transizione verso l’elettrificato: due vetture elettriche e ibride plug-in su cinque sono immatricolate da società di noleggio. Serve una visione non dogmatica sul tema delle alimentazioni e sulla fiscalità, a livelli oggi senza pari in Europa, cui sono sottoposte le auto aziendali. Una leva che consentirebbe di accelerare realmente il rinnovo del parco circolante: serve una strategia precisa e duratura».

Infine, un accenno alle due ruote: «Il nostro mondo per sua natura è già green e garantisce distanziamento sociale - ha affermato Pier Francesco Caleari Direttore Generale di Confindustria-Ancma - Al Governo abbiamo chiesto uno sforzo decisivo sul fronte delle strutture di ricarica e nel prossimo futuro sarebbe importante riportare nel nostro Paese, attraverso un piano per la rilocalizzazione, le produzioni nell'ambito della componentistica emigrate all’estero. A novembre confidiamo di far svolgere la nuova edizione di Eicma, integrata da soluzioni digitali e con la partecipazione di tutte le Case costruttrici».

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