La fibra di carbonio nelle auto è salva, l'Europa cancella la proposta

La fibra di carbonio nelle auto è salva, l'Europa cancella la proposta
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L'Europa fa dietrofront sul controverso emendamento che avrebbe bandito il carbonio dalla produzione automobilistica
25 aprile 2025

La fibra di carbonio non sarà bandita dall'Unione Europea. La conferma arriva dal Parlamento Europeo, che ha eliminato il materiale composito dal controverso emendamento che ne avrebbe vietato l'uso nella costruzione delle automobili a partire dal 2029. Un sospiro di sollievo per l'intera industria automobilistica, specialmente per i marchi più sportivi ed esclusivi.

Tutto è partito da una proposta di revisione delle norme europee relative alla gestione del fine vita dei veicoli. Si voleva aggiornare la lista delle sostanze considerate pericolose per l'ambiente e la salute umana, includendo la fibra di carbonio insieme a  sostanze velenose come mercurio, piombo e cadmio. Il motivo principale riguardava lo smaltimento: durante la demolizione, i filamenti di carbonio potrebbero disperdersi nell'aria, provocando potenziali danni se inalati o a contatto con la pelle. Inoltre, era stato ipotizzato che il materiale potesse creare problemi alle macchine utilizzate nei processi di riciclo.

Alla fine, però, l'UE ha riconosciuto che i benefici della fibra di carbonio superano di gran lunga i rischi. Parliamo di un materiale leggero, estremamente resistente, e ormai centrale nell'ingegneria automobilistica moderna. Non solo sulle supercar: anche molte auto elettriche fanno ampio uso di fibra di carbonio per ridurre il peso e aumentare l'autonomia.

Secondo i dati del settore, circa il 20% della produzione mondiale di fibra di carbonio è destinato al comparto automotive. Marchi come McLaren, Ferrari, Lamborghini, Pagani e Koenigsegg fanno largo uso di monoscocche in carbonio, e sarebbero stati i primi a subire le conseguenze di un divieto.

La storia di questo materiale nell'automotive inizia con la McLaren MP4/1 del 1981, un'icona della Formula 1. Da lì, è passato alle strade grazie alla Jaguar XJR-15, la prima vettura omologata per uso stradale con un telaio monoscocca in fibra di carbonio. Oggi è praticamente ovunque: carrozzeria, cerchi, elementi strutturali. La sua leggerezza è preziosa per migliorare accelerazione, frenata, efficienza e consumi, oltre alla sicurezza in caso di impatto.

Se la fibra di carbonio viene utilizzata  in modo intelligente e con processi di riciclo adeguati, resta un alleato fondamentale per costruire auto più leggere, sicure ed efficienti. L'Europa ha fatto marcia indietro, e questa volta possiamo dire che è stata una decisione sensata.

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