La colpa dell'inquinamento? Più che delle auto, è delle case e dell'industria

La colpa dell'inquinamento? Più che delle auto, è delle case e dell'industria
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E' ciò che pensano e dichiarano i cittadini del Vecchio Continente in un'indagine della Commissione Europea su ambiente e cambiamenti climatici
4 marzo 2020

Ventisettemila persone, sì, sono un bel campione. Perfino se il panel nel quale è stato pescato è quello del Vecchio Continente, che di abitanti ne conta circa 513 milioni.

Perché l'oggetto dell'indagine a cui quel campione è stato sottoposto è molto generale sì, ma affrontato in una modalità specifica.

Parliamo di ambiente e di cambiamenti climatici, quindi, ma soprattutto di quel loro sottoinsieme che risponde al nome di “inquinamento”.

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A realizzare l'indagine è stata la Commissione Europea, sottoponendo agli intervistati, tutti cittadini dei Paesi membri, una serie di domande per capire quanta sensibilità ci sia su tali tematiche.

Il primo dato è che la quasi totalità del campione (9 su 10 persone, in media) ha rivelato una grande attenzione alle questioni ambientali.

Il secondo, che a noi interessa e colpisce in modo particolare, è che l'auto e le sue emissioni non rientrano tra le principali cause.

A quanto pare, è alto il grado di consapevolezza sul fatto che le emissioni inquinanti provengano principalmente dal riscaldamento domestico e dal mondo dell'industria e, in misura molto minore, per non dire irrilevante, dalle automobili.

Un altro dato che fa riflettere - e che per molti versi è collegato a quanto abbiamo appena affermato - è che in cima alle ragioni per cui l'acquisto di una vettura si indirizza verso un esemplare a propulsione elettrica c'è la maggiore semplicità costruttiva di tali mezzi rispetto a quella con motore termico, che si può tradurre - almeno secondo quanto è emerso dalla ricerca - su una manutenzione inferiore e più semplice, più che per l'impatto sul clima.

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