La Bora compie mezzo secolo: Maserati celebra la nonna della MC20

Pubblicità
E’ la prima vettura stradale a motore posteriore centrale della storia del Tridente, così come MC20 è la prima vettura a motore centrale posteriore della nuova era del brand
11 marzo 2021

Era l’11 marzo, proprio come oggi, ma del 1971. 50 anni fa, quindi, il Salone di Ginevra fece da palcoscenico al debutto di Maserati Bora. La prima stradale a motore posteriore centrale del Tridente, prodotta in 564 esemplari in sette anni, fino al 1978 ed ai quali si aggiunse anche la spettacolare Boomerang, un prototipo coupé realizzato da Giugiaro con soluzioni avveniristiche nella meccanica e nella carrozzeria . E’ stata la mamma della MC-12 e, ora, si può dire che sia la nonna della MC-20, la nuova supercar di Maserati che è fiore all’occhiello della nuova era del brand e che sta riscuotendo un grande successo tra gli appassionati.

“Fu una vettura di tendenza, dalla linee filanti e rastremate, dall’indole rock tipica degli anni ’70 – scrivono in Maserati per ricordare i 50 anni della Bora - L’impostazione era futuristica, il muso si presentava basso e sottile quasi affilato per voler perforare l’aria, mentre la calandra era caratterizzata da due prese d’aria a forma rettangolare con un Tridente al centro. La fiancata, perfettamente liscia, era divisa centralmente da un sottile filetto profilato di gomma nero, mentre il posteriore terminava a coda tronca”

Il propulsore era il collaudato V8 da 4700 cc con 310 cavalli a 6000 giri (a cui si affiancò due anni più tardi anche il motore da 4900 cc) montato in posizione longitudinale su un sottotelaio applicato alla scocca portante., capace di raggiungere una velocità massima di oltre 280 km/h, garantendo anche una grande piacevolezza di guida, derivata dalla straordinaria elasticità del motore e dalla silenziosità dell’abitacolo.

“Fedele alla tendenza – scrivono ancora in Maserati - che già aveva rivoluzionato da qualche anno le auto da corsa di Formula 1, Maserati decise di chiedere a Giorgetto Giugiaro di Italdesign lo studio di una vettura sportiva con motore posteriore centrale che esaltasse prestazioni, design, comfort e sicurezza. E se il progetto meccanico portava la firma dell’ingegnere Giulio Alfieri, per quanto riguarda l’aerodinamica e il design, Giorgetto Giugiaro elaborò una coupé a due posti, strutturata secondo linee semplici ed eleganti che conferivano a Maserati Bora un aspetto equilibrato”.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti

Da Moto.it

Pubblicità