Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Fine anni Sessanta, qualcuno in Italia mette in cantiere una nuova vettura GT molto interessante, destinata ad affascinare ricchi amanti di auto a distanza di mezzo secolo. Pochi pezzi, ma capaci di fare girare la testa, per bellezza, guida e tecnica. Già, perché si parla di stile e opera a cura di tale Giotto Bizzarrini, colui che aveva lavorato in Ferrari, su modelli come la GTO, in Iso Grifo e persino su qualche vecchia Alfa Romeo del dopo guerra.
Sportiva vera, pensata per correre, con carrozzeria in alluminio. Sotto il cofano dei pochi esemplari prodotti un motore V8 5.3 e un cambio a quattro velocità: derivazione Chevrolet (Corvette). Ecco appunto, America. La Bizzarrini è qualcosa di "ibrido" e accattivante; molto anche per gli USA, sebbene costasse circa il doppio di una Corvette locale già al tempo.
Con questa vettura tricolore molto di nicchia, gli americani non avevano una Ferrari ma comunque un modello corsaiolo, basso e leggero. Varie anche le personalizzazioni, di dotazione (volendo ricca, negli interni) e tecnica (per alimentazione, scarico e persino cambio).
In foto una delle prime 5300 GT Strada, restaurata a fine anni Ottanta e poi ancora nei primi anni del Nuovo secolo. È passata di mano tra vari collezionisti che, a suon di dollari o euro, non si sa quanti, hanno avuto il piacere di possedere l’auto che si è accaparrata anche vari premi ai Concorsi di Eleganza automobilistica (uno anche a Goodwood FoS) presenziando in giro per il mondo per raccogliere applausi, anche al noto Concorso Italiano di Monterey. La stima di valore attuale, non è inferiore al mezzo milione, ma qualcuno dice anche molto di più, cifra a sei zeri.