La 16a Art Car

La 16a Art Car
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Da BMW una nuova opera d'arte a quattro ruote
1 ottobre 2007

Fino al 13 gennaio 2008, il San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA) ospita la mostra “Your tempo: Olafur Eliasson”. Organizzata da Henry Urbach, SFMOMA Helen Hilton Raiser Curator of Architecture and Design, questa mostra speciale segna la prima presentazione pubblica e l’unico appuntamento negli Stati Uniti di “Your mobile expectations: BMW H2R project” (2007) la nuova opera dell’artista contemporaneo, Olafur Eliasson, creata nell’ambito del programma Art Car di BMW.

Il progetto di Eliasson trasforma un oggetto dal design industriale avanzato in un’opera d’arte che richiama alla riflessione, critica e poetica, sulle relazioni tra riscaldamento globale e industria automobilistica. La BMW H2R, un’automobile da corsa a idrogeno, è stata sviluppata per battere record di velocità pur perseguendo l’obiettivo di un futuro sostenibile attraverso l’uso di combustibili rinnovabili. Eliasson ha eliminato la carcassa esterna dell’auto e l’ha sostituita con un rivestimento complesso e traslucido realizzato in maglia d’acciaio, pannelli di acciaio riflettenti e numerosi strati di ghiaccio.

“Il movimento incide sulla percezione di sé”
“La trasformazione della vettura H2R è una potente provocazione al design e un monito sul profondo impatto che il design può avere sulle nostre vite - sottolinea Urbach -. L’artista ci ha fornito un’opera che sfida il nostro modo di intendere l’automobile, aiutandoci a dirigerci verso un futuro diverso. È un esperimento, in realtà è piuttosto un intervento politico, sociale e anche estetico, i cui effetti si percepiranno probabilmente negli anni a venire. È difficile immaginare un posto dove esporre l’opera migliore dell’SFMOMA, situato nel cuore di una regione che riserva uguale passione alla guida e alle politiche ambientali.”

L’automobile di Eliasson coperta di acciaio e ghiaccio, evoca, così come tutto il suo lavoro, molteplici associazioni. Innanzitutto, rispecchia l’interesse dell’artista per i fenomeni naturali e anche il senso di dislocazione e soggezione che essi possono ispirare. In questo contesto, il ghiaccio richiama inoltre la nostra attenzione sull’idrogeno, che a temperature ampiamente inferiori allo zero si liquefa, pronto per essere usato come combustibile, e anche sull’acqua, l’unico sottoprodotto di questo combustibile.

“Il nostro movimento nello spazio genera attrito: non solo la resistenza del vento ma anche attriti sociali, fisici e politici - commenta Eliasson -. Il movimento incide sulla percezione di sé e sul modo in cui noi partecipiamo al mondo. Possiamo considerare il corpo come un contenitore mobile o un veicolo che modifica i parametri di tempo e spazio. Alla guida di un’automobile, ovviamente definiamo anche il modo in cui costruire il tempo-spazio. L’elemento per me interessante nello studio sul movimento e sulle energie sostenibili è l’acuirsi del nostro senso di responsabilità riguardo al modo in cui noi individui navighiamo in un mondo scandito da pluralità e polifonia.”

 

L’artista Olafur Eliasson
Universalmente annunciato come uno dei principali artisti della sua generazione, Eliasson fonde agilmente arte, scienza e fenomeni naturali per creare esperienze multisensoriali che impegnano lo spettatore in una partecipazione attiva. Nato in Danimarca nel 1967 da genitori islandesi, è famoso per le sue affascinanti installazioni “site-specific” (ovvero installazioni peculiari del luogo), che utilizzano la cognizione ottica e ricontestualizzano elementi meteorologici quali luce, vento, temperatura e, soprattutto, acqua, in tutti i suoi diversi stadi. Nel 2003 ha galvanizzato il mondo dell’arte con “The weather project” – un gigantesco sole artificiale installato all’interno della Turbine Hall del Tate Modern, a Londra. Costituito essenzialmente da luce, specchi e foschia, l’avvolgente ambiente ha donato un’esperienza sensoriale superiore, indimenticabile per gran parte dei visitatori. In realtà, per circa 15 anni Eliasson ha realizzato opere altrettanto innovative di proporzioni diverse. Dagli arcobaleni interni alle cascate al contrario, ai caleidoscopi transitabili, le sue straordinarie opere richiedono la partecipazione del pubblico e scandagliano il confine tra naturale e artificiale. Straordinaria e familiare al tempo stesso, l’arte di Eliasson ha una costruzione volutamente semplice ma emozionante da vedere, capace di suscitare reazioni viscerali e profonde volte a intensificare l’esperienza del quotidiano.

Your mobile expectatons: BMW H2R project
Dopo oltre due anni di sviluppo e numerosi studi formali ed esperimenti tecnici, “Your mobile expectations: BMW H2R project” ha fatto il suo debutto ufficiale al SFMOMA. È stato costruito in loco, all’interno di un’unità frigorifera di 800 metri quadri, espressamente costruita nelle gallerie di architettura e design del SFMOMA, che conserverà intatta la copertura di ghiaccio dell’automobile. Dopo essere stato coperto con il rivestimento in maglia di acciaio e acciaio riflettente concepito da Eliasson, sullo spoglio telaio dell’automobile sono stati spruzzati circa 2000 litri di acqua nell’arco di diversi giorni, così da creare gli strati di ghiaccio gradualmente. Illuminata dall’interno e splendente nella sua atmosfera di gelo, l’opera finita misura all’incirca 1,50 metri di altezza, 5 metri di lunghezza e 2,50 metri di larghezza. Gli spettatori entrano nell’ambiente in numero limitato, in modo da instaurare un’interrelazione intima, avvolgente e socializzante con l’opera d’arte – un aspetto fondamentale dell’arte di Eliasson.

“L’opera è soprattutto un’esperienza - continua Urbach -. Entri in uno spazio freddo con un ristretto gruppo di persone, quasi una spedizione. Incontri qualcosa che non hai mai visto prima, completamente magica, ma che al contempo è una critica severa e acuta che induce a riflettere.”

Correda l’opera un breve filmato che mostra il lavoro dietro le quinte della squadra di Eliasson impegnata per “Your mobile expectations: BMW H2R project”, e due seminari organizzati da Eliasson nel suo studio berlinese, il primo nel giugno 2006 e il secondo un anno dopo. Oltre 40 studiosi, artisti, architetti, scienziati e altri esperti si sono ritrovati a discutere di questo e di altri progetti di Eliasson e la loro relazione con i diversi temi artistici, sociali, politici e ambientali. Il filmato dimostra inoltre come lo studio di Eliasson, uno spazioso laboratorio con molti specialisti, funga da luogo di ricerca, spazio per dibattiti e sfera di azione sociale.

 

“Your mobile expectations: BMW H2R project” sarà accompagnato a partire dalla primavera prossima da un libro omonimo interamente illustrato pubblicato da Lars Müller Publishers e raffigurante Eliasson a colloquio con diversi architetti e scienziati.

“Your tempo: Olafur Eliasson” è presentata in concomitanza con una mostra anch’essa organizzata da SFMOMA. Curata da Madeleine Grynsztejn, in stretta collaborazione con l’artista, “Take your time: Olafur Eliasson” (8 settembre 2007 – 24 febbraio, 2008) segna la prima importante rassegna americana sui progetti di Eliasson dal 1993 a oggi e dopo il debutto a San Francisco, si sposterà nel paese toccando, tra l’altro, il Museum of Modern Art, di New York, e il P.S.1 Contemporary Art Center.

L’automobile BMW H2R
Con la BMW H2R a idrogeno trasformata nell’ultima Art Car, il BMW Group continua la più schietta tradizione della BMW Art Car Collection. Il veicolo di ricerca BMW H2R ha stabilito nove record per le automobili con motore a combustione interna a idrogeno. Sulla pista ad alta velocità di Miramas, in Francia, l’azienda ha dimostrato come l’idrogeno possa sostituire i carburanti convenzionali, senza che il conducente debba rinunciare alle dinamiche di guida offerte dalle moderne automobili. Le caratteristiche tecniche della H2R confermano questa superiorità, grazie a un motore sei litri 12 cilindri in grado di sviluppare una potenza superiore 210 kW (285 CV). Questo motore permette al prototipo di accelerare da 0 a 100 k/h in circa sei secondi e di raggiungere una velocità massima di oltre 300 km/h. Basato sul motore a benzina della BMW 760i, il motore a combustione interna a idrogeno vanta le tecnologie più avanzate come la fasatura completamente variabile Valvetronic.

La BMW Art Car Collection
Iniziata nel 1975, oggi la BMW Art Car Collection conta 16 opere di artisti importanti, tra cui David Hockney, Jenny Holzer, Roy Lichtenstein, Frank Stella, Robert Rauschenberg e Andy Warhol, ciascuno dei quali ha espresso la propria visione circa l’aspetto e il significato delle automobili nel nostro tempo. Il corridore francese Hervé Poulain fu il primo a commissionare a un artista, l’amico Alexander Calder, la decorazione della sua BMW da corsa, agli inizi degli anni Settanta; questa fu la scintilla che spronò BMW a sviluppare il programma Art Car. Oltre a essere esposte in via permanente a Monaco, presso il BMW Museum, le automobili della collezione sono state mostrate in numerosi musei e gallerie nel mondo, tra cui il Louvre a Parigi, Palazzo Grassi a Venezia, il Powerhouse Museum a Sydney, e i musei Guggenheim a New York e Bilbao.

Nel 2005, per la sua sedicesima Art Car, BMW ha scelto Eliasson, su indicazione di un comitato internazionale di curatori costituito da Bruce W. Ferguson, preside della Columbia University di New York; Pi Li, Central Academy of Fine Arts di Pechino; Suzanne Pagé, direttrice del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; Larry Rinder, preside del California College of the Arts di San Francisco; Donna de Salvo, curatrice del Whitney Museum of American Art di New York; e Carla Schulz-Hoffmann, direttrice della Pinakothek der Moderne di Monaco, presso cui il comitato di curatori si è incontrato per due giornate, nell’aprile 2005.

La mostra “Your tempo: Olafur Eliasson” è organizzata dal San Francisco Museum of Modern Art con il supporto di BMW.
Attraverso il suo interesse per l’arte, BMW intende sostenere le attività che promuovono il dialogo interculturale, e attualmente è coinvolta in centinaia di eventi culturali, programmi e organizzazioni in tutto il mondo. Il Reparto delle comunicazioni culturali del BMW Group è perfettamente consapevole che l’assoluta libertà di espressione del potenziale creativo è fondamentale nella realizzazione di opere d’arte pionieristiche come lo è per la ricerca di innovazioni continue, tanto importanti per il successo di un’impresa.
Con quest’ultimo progetto di Eliasson, BMW continua la sua innovativa collaborazione con gli artisti, sempre esplorando i complessi temi sociali e ambientali correlati alla produzione e alla guida delle automobili oggi.

Per ulteriori informazioni al pubblico: www.sfmoma.org - www.olafureliasson.net - www.bmwgroup.com/culture

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