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La notizia rimbalza in questi giorni dalla Germania, dove le micro vetture piacevano già non poco negli anni Cinquanta ed è di quelle fantasiose ma interessanti. Vera opera di trasformazione artigianale automobilistica, spiace un po’ che a realizzare l’idea non sia un giovane italiano dallo spirito inventivo ma un attempato signore di Dösingen, che di recente ha divulgato la sua ultima opera: Ellenator. Ovvero, far divenire la Seat Ibiza un… Triciclo, in modo che possa così essere guidata da giovani teenager, prima dell’ottenimento della patente automobilistica classica.
Premesso che tra le fonti d’ispirazione del signor Ellenrieder c’è comunque un po’ di Italia, con lo spirito classico di Ape Piaggio o Isetta, ad esempio, la motivazione logica alla base della nuova idea è che ad opera compiuta si abbia un veicolo ben più sicuro rispetto alle micro vetture da tempo diffuse presso gli adolescenti europei di oggi. Costo, ovvero primo punto a sfavore, dovendo aggiungervi quello della vettura stessa? Stimato in 4.500 euro, per la sola trasformazione.
PATENTE A1
Chi s’intende di auto sa che la popolarità di micro vetture, tricicli e quadricicli leggeri, non è correlata direttamente al livello di sicurezza degli stessi, specialmente considerando che a condurli sono i giovanissimi, che in varie nazioni come in Italia possono accedervi con patentino analogo a quello delle due ruote, a quattordici anni (AM, con stretta limitazione a 45 Km/h di velocità massima) o la sola patente A1 conseguita a sedici anni, con potenza sino a 15 kW. Per rispondere alla logica e potenziale domanda di sicurezza del secondo caso, la società tedesca ha ben pensato di sfruttare la definizione presente in normativa europea, che permette al triciclo Ellenator di essere, o meglio rimanere, una vera e propria auto dotata dei dispositivi sicurezza attiva e passiva di serie, conservando anche le quattro ruote, ma usando un retrotreno che abbia carreggiata inferiore a 47 centimetri.
La legislazione europea prevede infatti dal 2013 che con la patente A1 si possano condurre anche tricicli la cui potenza massima non superi 15 kW e con una dimensione di asse posteriore pari a 46,5 cm tra le due ruote, unita a una modifica motoristica, la Ellenator può essere quindi omologata come triciclo: in Germania così è avvenuto.
COME&QUANTO
Wenzl Ellenrieder ha basato la propria opera sull’opportunità di avere prima per suo figlio sedicenne, ma ora anche per altri giovani e relativi genitori certamente interessati, un’auto di un grande Costruttore, vera, di ottimale progettazione, robustezza e dotazione, con a bordo clima, Airbag, ABS o ESP. In sostanza un mezzo molto più sicuro di un mini veicolo, per lasciarlo da guidare ai propri figli che debuttano sulle strade, oltre che più confortevole. La parte motoristica vede una modifica che riduce la potenza a circa venti cavalli, comunque capaci di spingere pur blandamente il veicolo sino ai 90 Km/h di velocità massima, secondo quanto dichiarato. Le doti dinamiche della vettura, pur non certo a livello di quella d’origine, sono date come nettamente superiori per stabilità a quelle di un vero triciclo, o una classica micro car.
La parte più dubbiosa del progetto è quella delle prestazioni motoristiche, ridotte sì ma tramite un metodo che è potenzialmente ripristinabile
L’azienda, che al momento ha raggiunto quota dodici unità trasformate, propone la conversione in triciclo con una tempistica molto ridotta, di pochi giorni, al prezzo di 4500 euro. Il medesimo trattamento viene eseguito anche su altre utilitarie del gruppo tedesco, che condividono la medesima base tecnica della Ibiza, primo esemplare realizzato, ovvero Skoda Fabia e Volkswagen Polo, con la condizione che abbiano massimo cinque anni di età.
DUBBI
Costo a parte, che su modelli usati potrebbe anche essere in target, pensando a certi listini delle migliori micro vetture attuali, la parte più dubbiosa del progetto è quella delle prestazioni motoristiche, ridotte sì ma tramite un metodo che pur magari combinato, da meccanica ed elettronica, è potenzialmente ripristinabile. A quel punto, specialmente noi italiani che storicamente siamo abituati a “spiombare” i cinquantini dei quattordicenni al più tardi in occasione del loro primo tagliando (ammettendolo, o facendolo di nascosto) ci poniamo la questione del quanto pericoloso anziché sicuro sia avere un mezzo capace di andare come un’utilitaria vera ma in mano a un sedicenne e con il retrotreno “menomato”.
A ciò si somma l’effettiva stabilità dinamica in tutte le possibili condizioni e anche la capienza dell’auto, che metterebbe a bordo potenzialmente un numero di persone doppio rispetto ai tricicli o quadricicli classici a due posti. Questi ultimi, pur limitati telaisticamente, alla peggio possono oggi sì incrementare ma non molto la potenza dei loro piccoli bicilindrici, come i noti Lombardini 523cc, motori tra i più diffusi che erogano massimo 15 kW nella versione complementare alla patente A1. Possibili costi e benefici di imposte, assicurazione ed eventuale reversibilità per uso con patente B, sono poi altrettanto da ponderare insieme all’ordinaria manutenzione e svalutazione qualora si pensi a un’auto, pardon triciclo, così particolare.