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I politici dicono di tutto, ma i vertici delle aziende automotive? Qualcuno potrebbe essere un ottimo politico di certo, altri no, sono più concreti. Tra chi ultimamente alza la voce sul tema elettrificazione, proprio la dirigenza Bosch. Sistemista tedesco noto e serio, che supporta le Case per sistemi di alimentazione ed elettrificazione.
Proprio Bosch dice che le politiche dell’Unione Europea sulle emissioni puntano troppo, ovvero tutto, sulle auto elettriche. Ci sono invece altri sistemi parimenti validi per l’ambiente che andrebbero appoggiati, invece che pensionati: bio-carburanti e idrogeno in primis. Un passo normativo importante è la definizione dell’Euro7, da molti specialisti e Case accusata di non essere “tecnologicamente neutrale" favorendo solo l’elettrificazione delle future auto, senza alternative.
Da Bosch ricordano che occorre limitare i combustibili fossili, non i motori termici che se evoluti con combustibili “rinnovabili" sarebbero validissimi a livello ambientale e nei sistemi industriali, oltre che per l’economia. Insomma, tornado ai politici che dicono cose e in breve ne propongono altre non del tutto coerenti, ma giustificate: nel mondo auto sono mesi che le Case lanciano termini di fine produzione motori termici e poi, quelli che producono per le Case i sistemi elettronici, dicono che invece vale la pena investire anche politicamente sulle tecnologie per propulsori endotermici, ancora altri decenni.
Lo sfogo molto chiaro e condivisibile del boss Bosch Denner, parla di ecologia nell’insieme e di occupazione, anche a lungo termine. Il paragone con la ritornata di moda corsa per lo spazio è forte: se i politici UE fossero stati al posto di Kennedy, gli americani non sarebbero arrivati sulla Luna, nel 1969. Al tempo venne data carta bianca per un obiettivo, come è dovuto, oggi il target zero emissioni in Europa viene legato alla sola elettrificazione. Un monopolio tecnologico non buono per garantire i risultati migliori in assoluto e limitante per l'economia locale.