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Connessa, assistita e sempre più sicura: l’auto del prossimo futuro avrà queste caratteristiche e si prevede che già per la fine di questo decennio oltre la metà del parco circolante in Europa sarà equipaggiato con evoluti sistemi Adas di assistenza alla guida.
Quella degli Advanced Driver Assistance System appare come una crescita inarrestabile: la quota oggi prevista del 54% è quattro volte più elevata di quella stimata a fine 2019 (14%) e in netta crescita anche rispetto alla quota per il 2025 (34%).
Tali previsioni, frutto di un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di informazioni Boston Consulting Group, mettono in risalto come i sistemi Adas siano destinati a diventare una componente sempre più diffusa ed essenziale per rendere più sicura la circolazione stradale e tutelare la salute dei passeggeri.
La tendenza alla crescita deriva sicuramente dall’obbligo imposto dall’Unione Europea di dotare di sistemi di assistenza alla guida tutti i modelli di nuova omologazione introdotti sul mercato a partire dal 2022: un’indicazione vincolante necessaria a garantire un sistema di mobilità più sicuro, con meno incidenti e con sinistri meno gravi, in linea con la volontà di raggiungere la soglia di zero vittime entro il 2050 derivanti da incidenti stradali.
Anche il mondo dell’autoriparazione, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, sarà interessato dalla rivoluzione degli Adas: gli operatori dell’assistenza dovranno infatti essere in grado di “mettere le mani” sulle nuove tecnologie, controllando o riparando i dispositivi di cui l’auto è dotata.
Per la manutenzione di tali sistemi occorrono formazione, strumenti specifici e competenze, indispensabili agli autoriparatori per offrire un servizio sempre adeguato all’evoluzione tecnologica.