Carlos Ghosn è fuggito dal Giappone in...custodia per violoncello!

Carlos Ghosn è fuggito dal Giappone in...custodia per violoncello!
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Dopo le accuse, il carcere e le misure cautelari, uno degli uomini più ricercati del Giappone, Carlos Ghosn, è fuggito nascosto all'interno di un baule su un jet privato.
2 gennaio 2020

Carlos Ghosn è l'ex presidente del gruppo Renault-Nissan che nel 2018 è stato accusato per illeciti finanziari, abusi di autorità e dichiarazioni fasulle alle autorità di borsa, reati per cui è stato anche incarcerato ed era in attesa di processo dopo essere stato rilasciato su cauzione. "Era" perchè l'uomo più sorvegliato del Giappone, così definito da stampa interna ed internazionale e date le restrizioni con le quali viveva (assenza di connesione internet e telefonate alla famiglia) è riuscito a fuggire dal paese, con una dinamica degna dei migliori film di spionaggio. Ad ora sappiamo che ha raggiunto il Libano, ma la sua posizione è ignota. Andando con ordine: varie testate riportano infatti che è riuscito ad eludere la sicurezza fingendo un ricevimento necessario per allontanarlo dal luogo, nascondendosi all'interno di una custodia di uno strumento musicale, da qui, secondo le ricostruzioni indiziare del New York Times, avrebbe utilizzato una serie di documenti falsi per attraversare il Giappone fino al luogo di partenza di un Jet privato diretto in Libano. Non è chiaro se anche per il volo l'uomo è dovuto rimanere nascosto, ma le autorità hanno già sottoposto ad interrogatorio i presunti piloti coinvolti.

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Toccato il suolo a destinazione sarebbe però stato necessario esibire un passaporto e Carlos Ghosn, in possesso di passaporto brasiliano, libanese e francese, avrebbe utlizzato roprio quest'ultimo. Ma il suo legale afferma di essere in possesso dei documenti e quindi le circostanze sono ancora da chiarire. Poco dopo essere arrivato nel paese, è stato proprio l'ex AD ad aver annunciato l'avvenuto, difendendosi affermando di non essere scappato dalla giustizia ma da una persecuzione politica ingiusta, il tutto senza l'aiuto della famiglia. Un gesto che non è di certo andato giù al popolo giapponese, molto legato all'integrità morale, che ha visto la vicenda come una dichiarazione spontanea di colpevolezza. A concludere, per ora, l'accaduto ci sono tre certezze: la Francia ha dichiarato di non voler estradare l'ex presidente del gruppo, è stato rilasciato un mandato di cattura internazionale e l'8 gennaio Carlos Ghosn rilascerà comuniazioni ufficiali.

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