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Niente addio al V12 Lamborghini. Non ancora per lo meno. Questa però non è una novità: sapevamo già che il Toro intendeva rendere la Aventador Ultimae il punto di arrivo del suo V12 in senso esclusivamente termico, ma che comunque la prossima ammiraglia sarebbe stata a dodici cilindri e "in qualche modo elettrificata".
Lamborghini però ha confermato tra le righe che l'erede dell'Aventador, prevista per uscire di produzione entro la fine del 2022 dopo 11 anni di carriera, avrà un nuovo motore V12 con sistema ibrido plug-in. Per il momento non ci sono altre notizie certe, ma la cosa ci fa ben sperare: considerate la storia del marchio e le capacità tecniche di questo motore storico, potremmo anche non dover salutare nemmeno l'aspirazione naturale - con tutto il meraviglioso rombo che ne consegue.
La notizia giunge "fra le righe" di una più ampia celebrazione del V12 Lamborghini, nato per mano di Giotto Bizzarrini nel 1963 e che da allora non ha mai smesso di far letteralmente "urlare" come si deve le ammiraglie del Toro (nella foto di apertura il 6.0 V12 della Diablo).
Con la questione delle emissioni, la paura che questa storia si interrompesse con la Aventador in favore del downsizing e della turbocompressione si faceva sentire, ma poi Lamborghini ha confermato che la prossima supersportiva sarebbe stata ancora una dodici cilindri con una forma di elettrificazione, senza però specificare a quale livello - anche se difficilmente si sarebbe potuto trattare di un mild hybrid, in parte per la questione emissioni di un V12 e in parte perché era logico aspettarsi un passo avanti ben più corposo dal supercondensatore della Sian LPI-800.
Sapendo ora con certezza che si tratta di un sistema ibrido plug-in, possiamo supporre che la disposizione meccanica prevederà un sistema a più propulsori che possano occuparsi da soli di un intero asse - probabilmente l'anteriore, o magari tutti e quattro - e garantire una certa autonomia in modalità full electric. Considerando il continuo avanzare tecnologico - e tenendo bene in mente che si parla di Lamborghini - è logico aspettarsi che con un ibrido così massiccio la potenza andrà probabilmente oltre i 1.000 CV.
Sapere che si tratterà di un sistema ibrido plug-in comunque non risponde a tutte le domande, prima fra tutte se questo nuovo propulsore V12 sarà progettato totalmente da zero o se continuerà la tradizione del dodici cilindri in continua evoluzione da 60 anni. Probabilmente, comunque, l'enorme coppia del V12 Lambo e l'aiuto della componente plug-in potrebbero permettere ai tecnici di omologare il nuovo motore senza l'utilizzo di turbocompressori, lasciando l'aspirazione naturale come da tradizione. Oppure potrebbe anche essere un progetto totalmente nuovo con cilindrata ridotta e sovralimentazione, e per questo bisogna attendere informazioni ufficiali.
Discorso a parte poi per la questione cambio e trasmissione. La Aventador divenne famosa anche per la sua cambiata di marcia spezza-collo: è la conseguenza di un robotizzato a frizione singola, che naturalmente sacrifica la velocità di cambiata rispetto a un doppia frizione, ma che al 2009 era l'unica opzione realmente capace di sopportare lo stress meccanico causato da 12 cilindri scalpitanti e 700 Nm di coppia.
Con l'arrivo del modulo ibrido plug-in, è probabile che verrà studiato un nuovo cambio a doppia frizione capace di reggere la spinta e garantire cambiate rapide e fluide, ma al contempo magari anche di contenere un motore elettrico direttamente nella trasmissione che vada a sostenere il propulsore termico direttamente sugli alberi del cambio. Per il momento sono tutte supposizioni, in attesa che Lamborghini rilasci più informazioni a riguardo.