L'elettronica sulla auto: usata bene è bene, ma usata male è diabolica [VIDEO]

L'elettronica sulla auto: usata bene è bene, ma usata male è diabolica [VIDEO]
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Ripercorriamo insieme la storia dell'ESP, che ha permesso di realizzare quel che sembra impossibile dal punto di vista della dinamica del veicolo e che, forse, non avrebbe dovuto esistere
12 agosto 2024

Sono un appassionato di automobili, e oggi voglio parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: l'evoluzione dell'elettronica nell'industria automobilistica e come questa abbia trasformato il concetto stesso di guida. Tutto iniziò con l'introduzione del sistema di controllo della stabilità (ESP), un elemento che Mercedes-Benz inserì per la prima volta sulla Classe S nel 1997. Questo sistema, nato per migliorare la sicurezza delle vetture, si è rivelato un vero e proprio game-changer, tanto da diventare essenziale non solo per la correzione di errori progettuali, come accaduto con la Smart e la Classe A, ma anche per permettere la creazione di nuovi segmenti di mercato, come quello dei SUV, che altrimenti non avrebbero mai visto la luce.

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Tutto cominciò con la Mercedes Classe A nel 1997

L'ESP ha consentito di superare i limiti dinamici delle auto, specialmente quelle con baricentri alti e carreggiate strette, come la Classe A, che inizialmente aveva problemi di stabilità al punto da rischiare il ribaltamento. Mercedes fu costretta a correre ai ripari dopo i test negativi condotti prima dai giornalisti nei press test e poi dalla rivista tedesca Auto Bild, introducendo modifiche significative a tutte le vetture già prodotte. Questo sistema, che agisce frenando selettivamente le ruote per prevenire sbandate e ribaltamenti, ha poi aperto la strada alla realizzazione di vetture sempre più alte e potenti, come i moderni SUV, unendo la sicurezza percepita a prestazioni elevate, anche se a scapito della tradizionale dinamica di guida delle berline.

Una Mercedes C63 in controsterzo controllato
Una Mercedes C63 in controsterzo controllato

Quel che sembrava impossibile...

Tuttavia, la diffusione dell'ESP non è stata esente da critiche. Sebbene sia innegabile che abbia migliorato la sicurezza su strada, è altrettanto vero che ha spianato la strada alla proliferazione di vetture con caratteristiche di guida lontane dalla tradizione sportiva e dinamica delle berline e station wagon. Queste nuove auto, più alte e spesso meno efficienti dal punto di vista dello spazio interno, sono diventate lo standard, grazie anche all'appeal estetico e alla percezione di sicurezza che offrono. L'elettronica ha reso possibile l'impossibile, ma ci ha anche portato a un punto in cui le scelte progettuali sono state talvolta dettate più dalla moda e dal mercato che dalla vera essenza della guida. E, avendo guidato molte auto in vita mia, ho avuto la percezione esatta di quali e quante siano quelle che sono "sane dentro", a prescindere dall'elettronica più o meno spinta e quelle "che si attaccano all'ESP" per restare in strada.

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