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Mentre prosegue il processo che lentamente e inesorabilmente ci porterà a togliere dal mercato i motori a combustione in favore di quelli elettrici, molte aziende stanno lavorando all'apertura di nuove fabbriche dedicate alla produzione di batterie, chiamate Gigafactory. Se infatti possiamo dire che per i motori endotermici è vitale l'utilizzo di benzina o diesel, per le elettriche il corrispettivo è la batteria, e la loro produzione sta diventando una miniera d'oro.
A metà di quest'anno la Transport & Environment ha fatto uno studio che rivela come ad ora, in Europa, ci siano in costruzione 38 impianti per circa 40 miliardi di euro di investimento. Se a questo ci inseriamo anche la creazione di circa 44 mila posti di lavoro, è facile notare il potenziale di questa manovra (che andrebbe anche a rendere più comodo reperire le batterie in Europa, invece di importarle da Cina e Corea.
Mentre i mesi sono andati avanti, ora quello che resta da scoprire è se tutti i progetti verranno completati: in caso positivo, la capacità produttiva dell'Europa diventerebbe di 460 GWh entro il 2025, per poi passare a 1.140 GWh nel 2030, valori ben distanti da quelli odierni, "solo" 87 GWh.
Ovviamente tutto questo è fattibile anche grazie ai fondi pubblici: questi sono infatti stati assegnati per rendere l'Europa meno dipendente dai paesi dell'est per quanto riguarda le batterie, oltre che per elettrificare velocemente i paesi. Con questi numeri, l'Europa passerebbe dal 7% al 30% della produzione mondiale entro 10 anni.