L'autovelox? «E' immorale». A Vicenza scoppia il caso

Quell'autovelox «è moralmente discutibile». Parole di Claudio Cicero, assessore alle infrastrutture di Vicenza, pronunciate in vista dell'installazione di un nuovo autovelox che nel capoluogo fa discutere tanto.

Proprio lui che della città veneta è colui che ha delega in materia di mobilità urbana, trasporti, lavori pubblici e infrastrutture, è fortemente contrario a quanto stabilito dalla stessa Giunta di cui fa parte e spiega al Giornale di Vicenza per filo e per segno perché: «L’incasso delle multe non può essere messo in preventivo: è moralmente discutibile. L’ho sempre detto e non smentisco me stesso. È come il gioco delle tre carte: approfitto, e spero, che gli automobilisti infrangano la legge per alimentare le mie casse e finanziare i lavori. Mi dispiace ma è scandaloso: e su questo sono categorico. Prima di tutto bisogna educare, non multare. Se poi non ci sono i soldi, allora non si fanno le opere».

«La mia filosofia è educare e non multare», ha ribadito Cicero, anche perché il nuovo autovelox che nel 2019 dovrebbe essere installato in Viale del Sole, arteria cittadina molto trafficata, è nelle previsioni dell'amministrazione vicentina una gallina dalle uova d'oro per le casse del Comune, che nel bilancio di previsione ha messo nero su bianco che potrebbe fruttare ben 500.000 euro nel solo 2019, incrementando gli introiti delle multe da 4,5 a 5 milioni.

In molti ora a Vicenza riconoscono a Cicero la rara dote della coerenza. Quando era consigliere comunale all'opposizione sotto un'altra sindacatura si batteva strenuamente contro gli autovelox posizionati strategicamente per fare cassa a spese degli automobilisti. E continua a farlo, nonostante oggi faccia parte della stessa squadra di governo del sindaco. Quando si dice essere la voce fuori dal coro.