L'auto degli italiani: una su cinque non è in regola

L'auto degli italiani: una su cinque non è in regola
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E' quanto emerge dai dati della campagna “Vacanze sicure” lanciata da Assogomma, Federpneus e Polizia Stradale. Cresce il numero delle vetture con revisione scaduta
8 luglio 2015

Punti chiave

Il parco auto italiano invecchia. Lo si sa da anni, ma l'ennesima conferma arriva dai risultati della campagna "Vacanze Sicure" lanciata da Assogomma e Federpneus in collaborazione con la Polizia Stradale, che quest’anno ha raccolto alcuni dati sulla situazione delle auto italiane in termini di efficienza e sicurezza. 

 

Innanzitutto dai dati elaborati da Politecnico di Torino si comprende quanto sia anziano il nostro parco circolante: il 50% dei 49 milioni di auto circolanti in Italia ha un'età media di 11 anno ed un mese. Dai 9.000 controlli effettuati in sette regioni (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria) tra metà maggio e metà giugno, si scopre anche che il 20% delle auto italiane non è in regola. 

 

Nel dettaglio, il 7,09% dei veicoli controllati non è revisionato (nel 2014 il dato era del 5,7%), il 5,63% delle auto controllate viaggia con pneumatici lisci (ovvero con battistrada inferiore a 1,6 mm, lo scorso anno rappresentavano il 3.03%),  oppure danneggiati (3,83%), non omologati(2,32%) o non omogenei (3,41%), cioè di misura, marca e tipo diverso. Emerge inoltre un forte aumento delle vetture che montavano ancora gomme invernali in mesi estivi: il 17,18%, con picchi intorno al 30% in Marche e Basilicata.

 

«In gioco vi è un interesse certamente superiore: la nostra e l’altrui sicurezza – ha commentato Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio Polizia Stradale - In questo senso dobbiamo continuare a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, per viaggiare sicuri. L’obiettivo è quello di contrastare gli incidenti stradali e con questo limitare la sofferenza umana e i costi sociali». 

 

Secondo Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, «In tempi di crisi si dovrebbe permettere agli automobilisti di mettere in deduzione le spese di manutenzione e di acquisto di prodotti che favoriscano la sicurezza stradale, come i pneumatici, così come si fa già da tempo per le ristrutturazioni delle case». 

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