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Fa riflettere che, nel bel mezzo della campagna elettorale per la consultazione di mid-term (che al momento vede il vantaggio di 1 senatore per i Repubblicani al Senato) Donald Trump abbia ventilato una "bellissima notizia" per il 15 novembre prossimo. Tutti si aspettano la sua ricandidatura per le elezioni presidenziali del 2024 (anno in cui Trump compirebbe 78 anni), ma alcuni media stanno rilanciando l'ipotesi che Elon Musk possa essere coinvolto in questo annuncio.
I due tycoon in passato si sono scambiati tweet un po' ironici (Elon lo scorso luglio ha detto che sarebbe meglio che Trump "facesse vela nel tramonto") ma nel consulto elettorale in corso Musk - neo boss di Twitter e uomo più ricco del mondo - ha caldeggiato il voto per i candidati Repubblicani al Senato ai suoi 115 milioni di follower, ed è la prima volta nella storia che un social media si espone così dichiaratamente per un partito. Hanno pesato i rapporti fra i Repubblicani e Elon Musk, pesantemente criticato per l'affair Twitter e con il Presidente Biden che non riconosce Tesla come interlocutore fra i costruttori di auto elettriche.
Il polverone su questi rumors, nel frattempo ha mandato alle stelle il traffico su Twitter (Elon ha scritto "speriamo che i server non si sciolgano") e nei giorni immediatamente precedenti il voto Musk aveva precisato che, pur essendo stato sempre un indipendente, il suo voto è andato costantemente ai Democratici, ma solo fino a quest'anno. Potrebbe quindi aver cambiato idea, pur non escludendo di votare di nuovo per il partito di Joe Biden in futuro.