Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Tra un defilé e l'altro, Karl Lagerfeld, deceduto ieri all'età di 85 anni, amava imbracciare spesso la macchina fotografica. Nel suo obiettivo durante la sua lunga carriera non sono finite però solo modelle e modelli, come quelli del calendario Pirelli che firmò nel 2011, ma anche diverse automobili, alcune delle quali hanno portato il suo nome.
Come la BMW Serie 750i Limousine del 2000 “Designed by Karl Lagerfeld”, un esemplare unico realizzato dal reparto BMW Individual dotato di ogni genere di comfort, dalla TV a una piccola cassaforte, a cui qualche anno prima lo stilista tedesco aveva commissionato una Serie 7 speciale destinata al suo garage.
Karl Lagerfeld e il mondo dell'automobile si sono incontrati diverse volte. Nelle vesti di fotografo soprattutto, nelle quali il “Kaiser della moda” ha immortalato spesso vetture di marchi tedeschi: tra i suoi lavori vi sono le Volkswagen Golf e Polo Style by Karl Lagerfeld del 2010, di cui fu anche testimonial della campagna pubblicitaria, o nel 2015 la Opel Corsa, che fu protagonista di un set fotografico insieme alla sua gatta persiana Choupette, designata tra gli ereditieri delle sue fortune.
Utilizzava spesso degli Hummer per spostarsi, rigorosamente con autista al volante (si dice non fosse un grande pilota), ma era affascinato dalle Rolls-Royce, che pure possedeva. Per la Casa britannica realizzò nel 2012 la mostra fotografica A Different View che raffigurava le sontuose vetture della Casa di Crewe e fu l'autore per Audi del calendario Kaleidoscopic Vision of a Car del 2007 dedicato ai possessori dell'Audi R8 di allora.
Memorabile anche la campagna per la sicurezza stradale del 2008 voluta dal Governo francese per promuovere l'uso dei gilet gialli di sicurezza in cui fu testimonial: «E' giallo, è brutto e non va bene con niente. Ma ti può salvare la vita», recitava lo slogan.