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Il prossimo obiettivo di Volvo? “Diventare un'azienda automobilistica elettrica di nuova generazione". Lo ha dichiarato Jim Rowan, amministratore delegato del Gruppo, in una lunga intervista nella quale ha chiarito anche i motivi e i prossimi step per raggiungere il progetto prefissato entro il 2030: “Quella direzione rimane solida ed è un'ottima strategia per noi. Ci siamo posti un obiettivo ambizioso e quando lo fai non ci sono se e ma. Questa è la direzione di marcia. Ciò significa che ogni decisione di investimento che prendiamo, ogni scelta di design per le nostre auto è orientata al raggiungimento di quella strategia. Questo ci aiuta come azienda a rimanere concentrati. Mentre penso che alcuni concorrenti stiano ancora cercando di capire quanto velocemente possono arrivarci e se possono cavalcare ‘due cavalli contemporaneamente’. Noi non abbiamo questa ambiguità. Lo sento nell'organizzazione. Le persone lo capiscono e sanno dove stiamo andando”. Dichiarazioni nette, che hanno già individuato anche i mercato principale negli Stati Uniti: “Prima di tutto, stiamo vedendo cambiamenti in questo senso anche a livello di governo, che ha cominciato ad appoggiare il cambiamento. In secondo luogo, il confronto più semplice con Tesla, che ci è già riuscita. Ora guardiamo le cose attraverso la lente dell'elettrificazione. Siamo totalmente concentrati sui veicoli elettrici a batteria. Non c'è motivo per cui ciò non dovrebbe essere tecnicamente possibile”. Ma non tutti sono d’accordo. Come per esempio Il Ceo di Porsche, Oliver Blume, che sul futuro dei motori a combustione ha spiegato: “La mobilità elettrica è per noi la massima priorità. Allo stesso tempo, continuiamo a costruire moderni motori a combustione. La 911 è più popolare che mai tra i clienti. Nei prossimi anni offriremo una configurazione ibrida molto sportiva”. E oltre a mantenere entrambe le strade aperte ha specificato: “I divieti tecnologici fungono da freno all'innovazione. Porsche è impegnata in un percorso double-e: e-mobility ed e-fuels".