Jeremy Clarkson vs Elon Musk: ho vinto io, avevo detto di non comprare le sue auto

Jeremy Clarkson vs Elon Musk: ho vinto io, avevo detto di non comprare le sue auto
Pubblicità
Il celebre conduttore britannico Jeremy Clarkson ha riacceso la sua storica rivalità con Elon Musk, dichiarando di aver avuto ragione nel sconsigliare l’acquisto delle Tesla già 17 anni fa
24 marzo 2025

In un articolo pubblicato sul Sunday Times, l’ex volto di Top Gear ha commentato con ironia la crescente ondata di proteste contro le auto del colosso americano, legata al controverso ruolo politico assunto da Musk negli Stati Uniti.

Negli ultimi mesi, Tesla è diventata il bersaglio di atti vandalici in tutto il mondo. Showroom e veicoli sono stati danneggiati in segno di protesta contro Musk, che ha assunto un ruolo di primo piano nel governo americano dopo aver finanziato con ingenti somme la campagna elettorale di Donald Trump nel 2024.

Musk è ora a capo del Department of Government Efficiency (DOGE), un’agenzia incaricata di ridurre la spesa pubblica americana. Tuttavia, il suo attivismo politico, la diffusione di propaganda di estrema destra e il suo saluto in stile nazista subito dopo l’elezione di Trump lo hanno trasformato in un simbolo negativo per molti, facendo delle sue auto un bersaglio per i manifestanti.

Clarkson non ha potuto fare a meno di commentare la situazione con il suo tipico sarcasmo: "La decisione improvvisa e globale di smettere di finanziare Tesla e di rompere il maggior numero possibile di specchietti retrovisori non è divertente… ma è anche abbastanza esilarante. Soprattutto per me."

Il confronto tra Jeremy Clarkson e Elon Musk risale al 2008, quando il giornalista automobilistico recensì la prima Tesla Roadster in un episodio di Top Gear. Durante il test, Clarkson evidenziò la velocità sorprendente dell’auto elettrica, ma ne criticò pesantemente l’affidabilità e l’autonomia, affermando che la vettura si era guastata nel corso delle prove.

Tesla non prese bene il giudizio e intentò una causa contro la BBC, accusando il programma di aver falsificato il guasto. Tuttavia, il colosso dell’elettrico perse la causa e l’appello. Infatti, Clarkson ha ricordato l’episodio nel suo articolo, sottolineando come Musk non abbia mai superato la sconfitta:
"Ha perso la causa, ha perso l’appello e non se n’è mai fatto una ragione. Continua a dire che ero prevenuto e che abbiamo finto che la sua auto si fosse rotta quando invece si era rotta davvero. Avrei dovuto denunciarlo anch’io, ma temevo che mi chiamasse pedofilo, quindi ho semplicemente aspettato sulla riva del fiume che il suo cadavere galleggiasse. E ora è successo."

Musk e la disillusione degli acquirenti di Tesla

Clarkson non ha risparmiato nemmeno i clienti progressisti che hanno comprato Tesla pensando di sostenere un marchio ecologico e visionario. Secondo il giornalista, questi automobilisti ora si ritrovano a dissociarsi pubblicamente dal fondatore, persino attaccando adesivi alle loro Tesla per dichiarare che l’hanno acquistata prima di sapere chi fosse davvero Musk.

"Musk era un eroe per loro e io ero odiato per essere stato così rude riguardo il suo ingresso nel mercato automobilistico. Come ho potuto essere così cattivo con quel filantropo? E adesso, come vi sentite mentre sedete nelle vostre Tesla mentre un esercito di vostri simili vi prende a calci gli specchietti?"

Infine, Clarkson ha lanciato una frecciata ai suoi detrattori di un tempo, ribadendo di aver avuto ragione sin dall’inizio: "Vorrei ricordare a tutti voi che vi avevo avvertito 17 anni fa che non sarebbe venuto nulla di buono dalla vostra scelta d’acquisto. Ma non avete voluto ascoltarmi. Avete preferito credere a Musk."

 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità