Jeep, ecco le 7 concept per il Moab Safari 2018

Jeep, ecco le 7 concept per il Moab Safari 2018
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Il marchio americano presenta i suoi modelli unici per il tradizionale raduno di Pasqua nello Utah
21 marzo 2018

Per il consueto evento annuale Moab Easter Jeep Safari, Jeep e Mopar hanno preparato sette concept car che dimostrano le possibilità di personalizzazione delle vetture del brand americano. Si chiamano Jeep 4SPEED, Jeep Sandstorm, Jeep B-Ute, Jeep Wagoneer Roadtrip, Nacho Jeep, Jeep Jeepster e Jeep J-Wagon e verranno presentate alla 52esima edizione del raduno di Moab, nello Utah.

La Jeep4SPEED è una interpretazione della nuova Wrangler che poggia su enormi ruote da 35” che è stata alleggerita adottando un cofano e un vano di carico in fibra di carbonio, un parabrezza piccolo che imita le vetture “speedster” e sbalzi ridotti. Il concetto alla base è quello della riduzione del peso. Il motore è il 2 litri 4 cilindri in linea di recente introduzione.

La Jeep Sandstorm si ispira alle vetture che corrono le competizioni sui deserti della Baja California. E' un allestimento dunque di ispirazione racing che si basa su sospensioni regolabili a escursione maggiorata e rinforzate, passaruota ventilati, paraurti rinforzati, luci ausiliarie, l'asse anteriore spostato in avanti e il posteriore indietro per aumentare il passo e dunque la stabilità in velocità sui percorsi accidentati. Il roll bar è integrato nel telaio. Il propulsore è un V8 da 6.4 litri.

La Jeep B-Ute è una Renegade con barre portatutto al tetto, protezioni tubolari in acciaio laterali, frontale e posteriore realizzati appositamente, un cofano con sfoghi d'aria e passaruota allargati. Le capacità offroad sono assicurate da carreggiate allargate di 3 cm, un kit per aumentare l'altezza da terra di circa 2,5 cm e pneumatici offroad BF Goodrich.

La Jeep Wagoneer Roadtrip è una trasformazione della Wagoneer del 1965 che reinterpreta la classica vettura per gite fuori porta delle famiglie americane dell'epoca. Della Wagoneer è rimasta però solo la carrozzeria, perché il telaio è in acciaio scatolato con passo più lungo rispetto all'originale, sospensioni multilink e carreggiate più larghe.

La Nacho Jeep è l'interpretazione più estrema della Wrangler Rubicon che adotta molti componenti aftermarket del catalogo Jeep Performance Parts, come le portiere in tubi d'acciaio che rimpiazzano le originali in lamiera, una presa d'aria supplementare sul cofano e paraurti rinforzati. Anche le sospensioni sono “heavy duty”, così come cerchi e gomme. L'equipaggiamento comprende anche una serie di luci supplementari a led, sellerie in pelle e un argano sul frontale.

La Jeep Jeepster basata ancora sulla Wrangler Rubicon si ispira alla antenata del 1966 adottando uno schema bicolore per la carrozzeria con un hard top bianco. Il parabrezza è stato arretrato, pur mantenendo la possibilità di essere abbattuto. Luci a led e lo snorkel per l'aspirazione permettono guadi e avventure in notturna. All'interno si trovano sedili in pelle, il roll bar e la ruota di scorta. Il suo posto all'esterno è preso da un vano di stivaggio.

La Jeep J-Wagon, derivata da una Wrangler Sahara, infine mischia elementi tipicamente offroad a tocchi di eleganza come i dettagli in color bronzo sulla carrozzeria in grigio scuro. Anche nella J-Wagon è presente uno snorkel, luci a led ausiliarie e paracolpi laterali. Gli interni sono rivestiti il pellame color cammello.

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