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L'acquisizione di Opel da parte di PSA dà al gruppo francese maggiori possibilità di espansione a livello globale: questa l'opinione di Jean-Philippe Peugeot, azionista di PSA. «Questa operazione permetterà al gruppo di affermarsi su scala mondiale passo per passo. Si tratta di un obiettivo fondamentale per PSA», ha spiegato Peugeot in un'intervista concessa al quotidiano tedesco Welt am Sonntag.
A Peugeot fa eco suo cugino Robert, presidente del comitato strategico del gruppo PSA: «Sebbene ci siano aziende più grandi nel settore automotive in termini di vendite annuali, per avere economie di scala reali è sufficiente una produzione di 3 milioni di veicoli all'anno in un singolo mercato strategico», ha puntualizzato Peugeot, che ha spiegato come l'acquisizione di Opel aiuti il gruppo PSA a raggiungere questo obiettivo.
Opel e i marchi del gruppo PSA saranno complementari a livello di performance nei singoli mercati: «Opel è forte dove non lo è PSA», spiega Peugeot, aggiungendo che Opel vende più auto in Germania di Citroen, Peugeot e DS insieme, e Vauxhall fa lo stesso in Gran Bretagna.
L'acquisizione di Opel da parte del gruppo PSA ha radici lontane, che risalgono a prima del 2012, anno in cui General Motors e Peugeot siglarono un'intesa per lo sviluppo congiunto di alcuni veicoli: «La nostra famiglia aveva pensato ad un accordo con Opel giù prima della collaborazione con General Motors», rivela Jean-Philippe Peugeot.
La famiglia Peugeot controlla il 22,19% delle azioni con diritto di voto di PSA, e il 13,68% del capitale del gruppo; il governo francese e la cinese Dongfeng Motor detengono il 13,68% delle quote ciascuno.