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In un’intervista esclusiva rilasciata a Milano Finanza, Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, ha delineato la strategia del gruppo automobilistico franco-italiano per affrontare le sfide imposte dalle normative europee sulle emissioni e per guidare la transizione verso l’elettrificazione.
Imparato, braccio destro dell’amministratore delegato Carlos Tavares e stimato da John Elkann, presidente di Exor, ha ribadito l’impegno di Stellantis per l’Italia, confermando investimenti nel Paese e una visione chiara per il futuro industriale e commerciale.
Il CEO ha sottolineato che Stellantis non lascerà l’Italia, ma continuerà a investire nelle sue fabbriche e nella forza lavoro locale: "Produciamo ciò che vendiamo" ha dichiarato, spiegando come il gruppo stia gestendo un momento di transizione cruciale per preparare una nuova generazione di modelli, tra cui l’introduzione della piattaforma Smart Car a Trnava, il lancio dell’ibrido a Mirafiori e del Ducato elettrico ad Atessa.
Mirafiori, in particolare, è considerato uno degli stabilimenti meglio posizionati per affrontare la transizione elettrica grazie alla produzione di cambi eDCT per ibridi, il Battery Technology Center e il polo globale di Stellantis Pro One dedicato ai veicoli commerciali. Inoltre, a partire dal 2025, Mirafiori sarà la sede centrale della regione Europa del gruppo, rafforzando il ruolo di Torino come centro nevralgico delle operazioni europee.
Nonostante le difficoltà recenti, Fiat rimane centrale nella strategia di Stellantis e, secondo le dichiarazioni, Imparato ha annunciato il prolungamento della produzione della Panda a Pomigliano fino al 2029, il lancio di una nuova Grande Panda ibrida ed elettrica nel primo trimestre 2025 e l’introduzione di una versione ibrida della 500 elettrica entro novembre 2025. Questi modelli dovrebbero contribuire a riportare Fiat a una quota di mercato europea del 5%, mantenendo il suo ruolo dominante in Italia.
Il gruppo mira a raggiungere un mix di vendite del 21% di veicoli elettrici, rispetto al 12% attuale, per evitare le pesanti sanzioni europee sulle emissioni, che potrebbero arrivare a costare fino a 3 miliardi di euro. "Abbiamo validato miliardi di investimenti in modelli elettrici, ibridi e PHEV, e siamo pronti a rispettare le regole" ha dichiarato Imparato. La strategia di Stellantis include piattaforme multienergia che consentono una rapida transizione tra diverse tecnologie di alimentazione.
Imparato ha anche discusso l’importanza della partnership con Leapmotor, definendola un asset strategico per supportare la transizione elettrica di Stellantis in Europa. Tuttavia, ha escluso qualsiasi intenzione di fusione con Renault, definendo tali speculazioni infondate sia dal punto di vista strategico che legale.
Con un obiettivo di neutralità carbonica entro il 2038 e una riduzione del 30% delle emissioni entro il 2030, Stellantis punta a rimanere un leader nel mercato automobilistico globale. "Non torniamo indietro" ha affermato Imparato, ribadendo l’impegno del gruppo verso l’elettrificazione e la sostenibilità.
Nel frattempo, il gruppo si prepara a presentare una sintesi chiara della propria visione industriale per l’Italia durante il prossimo tavolo con il governo il 16 dicembre, con l’obiettivo di trovare una sintonia strategica per affrontare insieme le sfide della transizione strutturale del settore automotive.