Jean-Louis Baldanza: «McLaren non è solo un'auto, ma anche un'esperienza»

Jean-Louis Baldanza: «McLaren non è solo un'auto, ma anche un'esperienza»
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Abbiamo parlato della McLaren 650S e della casa di Woking con Jean-Louis Baldanza, Operation Manager McLaren per il Sud Europa, scoprendo dei lati inediti del costruttore inglese
29 maggio 2014

Incontriamo il simpatico e dinamico Jean-Louis Baldanza, Operation Manager McLaren per il Sud Europa, che ci parla della 650S, sia in versione Coupé che Spider.

Quali sono le maggiori 5 “caratteristiche che definiscono la nuova McLaren 650S?
«Allora innanzitutto, l’auto concettualmente è ancora piu sportiva e aggressiva, quindi abbiamo la coppia motore che è molto aumentata, e quindi le sospensioni ed il programma elettronico di stabilità, e poi il “feeling” che ti dà l’automobile. Poi abbiamo il design, che in McLaren, come sapete, segue sempre la funzionalità: l’aerodinamica è stata migliorata del 40%, soprattutto con la “downforce”, e ovviamente la bellezza dell’auto, che io trovo spettacolare».


Quali sono le maggiore differenze e quanto è cambiata l’auto rispetto alla sorella MP4-12C?
«Il cambiamento è stato circa del 30%, quindi con oltre 1000 pezzi cambiati. Iniziando dal motore, abbiamo nuovi cilindri, testata ed un inedito scarico, che hanno portato ad una maggiorazione della coppia: quasi 700 Nm a 6.000 giri. In rapporto abbiamo circa 500 CV per tonnellata, che è un dato abbastanza incredibile. Comunque il vero cambiamento, come dicevamo, è legato alla guida dell’auto; più divertente e sportiva».

Tra i due modelli Coupé e Spider (tetto rimovibile rigido a scomparsa ndr), qual'è il modello piu scelto nel mondo ed in particolare in Sud Europa?
«Con le McLaren, essendoci il telaio in fibra di carbonio, ci sono pochissime differenza di rigidità e prestazioni tra le due auto, quindi è solo una scelta. Di fatto abbiamo circa 75/25%  a favore della Spider, di fatto hai la stessa auto ma con la possibilità di viaggiare all’aria aperta. Restano comunque i puristi della Coupé, che vogliono un auto “pura” e quindi proponiamo sempre anche quella. Anche nel Sud Europa, complice il sole ed il bel tempo, abbiamo percentuali simili».

Usiamo molto l’“Experiental Marketing”. Adesso che abbiamo più auto in giro e a disposizione, possiamo fare più eventi con i clienti sul campo. Vogliamo vendere non solo il prodotto, ma proprio un'esperienza


McLaren è contenta con le vendite nel Sud Europa, dove ovviamente auto come Ferrari e Lamborghini sono molto famose ed apprezzate?
«McLaren è contenta con il “market share" al momento, sebbene sappiamo che la congiuntura economica sia stata molto negativa in questo periodo. Comunque come quote di mercato siamo contenti, avendo anche di fatto pochi punti vendita».

Quali sono i maggior mercati al mondo per McLaren?
«Sono al momento gli Stati Uniti, poi l'Europa, l'Asia e quindi il Medioriente. Però pensiamo di aumentare la presenza in Asia».

Che soluzioni di marketing state adottando, qualcosa di nuovo o esclusivo?
Diciamo che usiamo molto l’“Experiental Marketing”. Adesso che abbiamo più auto in giro e a disposizione, possiamo fare più eventi con i clienti sul campo. Vogliamo vendere non solo il prodotto, ma proprio un'esperienza. Ad esempio nel week-end del Gran premio di Montecarlo avevamo 25 clienti per fargli vivere una esperienza di 3 giorni . Noi vogliamo che il nostro brand significhi anche “life style”, e quindi stiamo andando in quella direzione, grazie anche alla P1, che ha dato molta visibilità al brand McLaren, avvicinando ad esso nuovi clienti».

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