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Jaguar ha recentemente svelato la sua nuova identità di marca, un rebranding audace che ha scatenato un acceso dibattito tra esperti del settore automobilistico e del branding. Mentre alcuni lodano il coraggio della casa automobilistica britannica, altri criticano la decisione di distaccarsi dalle sue radici storiche, sollevando interrogativi sul futuro del marchio nel mercato delle auto elettriche.
Secondo Toby Barlow, CEO di un'agenzia di Detroit, il rebranding rappresenta una mossa rischiosa ma necessaria. "In un settore spesso monotono, Jaguar ha almeno il merito di far parlare di sé," ha affermato Barlow. Tuttavia, Jessica Caldwell, analista di Edmunds, esprime scetticismo sulla capacità del nuovo marchio di connettersi con i clienti reali. Caldwell sottolinea che, pur attirando attenzione, Jaguar rischia di non soddisfare le aspettative di un target giovane e facoltoso, interessato non solo al design, ma anche a un buon rapporto qualità-prezzo.
Al contrario, Sunny Bonnell di Motto apprezza l'impegno verso un futuro elettrico, ma critica la perdita di anima del brand, un tempo simbolo di eleganza e audacia. Anche altri esperti condividono questa preoccupazione, tra cui Lee Rolston, che sottolinea come ignorare il passato di Jaguar possa compromettere il senso stesso del marchio.
Tra i detrattori, Satoru Wakeshima di CBX definisce il nuovo brand un miscuglio di influenze senza identità. "Ironico che lo slogan 'Copy Nothing' sembri ignorare la filosofia originale di Sir William Lyons," ha aggiunto. Adriana Ivory, di The Garden, critica l'approccio estetico, descrivendolo come "apocalittico chic", e lamenta una mancanza di connessione emotiva con il pubblico.
D'altra parte, Scott Wilson di Daughter Creative teme che Jaguar stia seguendo una tendenza diffusa tra i produttori di auto, che sacrificano tradizione e identità visiva per inseguire modernità. Similmente, Matt Sia di Pearlfisher ritiene che il nuovo design sia più adatto a un marchio di moda o tecnologia che a un produttore di auto di lusso.
Mentre Brian Collins riconosce il carattere audace del rebranding, si chiede se Jaguar saprà tradurre questa mossa in successi concreti. Jason Miller, di Siegel+Gale, sottolinea la mancanza di un messaggio chiaro e di coerenza, elementi fondamentali per rafforzare la nuova immagine del marchio.
In definitiva, il rebranding di Jaguar ha diviso gli esperti. Se da un lato molti lodano l’originalità e il coraggio dell’iniziativa, dall’altro emerge un ampio consenso sulle criticità: la mancanza di coerenza con il passato, un’estetica generica e l’assenza di una narrazione convincente. Il tempo dirà se questa nuova identità riuscirà a rilanciare Jaguar nel competitivo mercato delle auto elettriche.