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Monza (MB) – In pista sul tracciato brianzolo la sfida è stata questo weekend tra l'Audi di Marco Mapelli e Thomas Schoeffler e la Ferrari di Raffaele Giammaria e di Lorenzo Casè. A parità di punti prima del rush finale tra loro avrebbe dovuto spuntarla chi riusciva a stare davanti: la 458 Italia ci è riuscita per sette de ventisette giri della gara vinta dalla Camaro di Tomas Enge e Francesco Sini, mentre l'Audi R8 LMS ultra di Mapelli ha tagliato il traguardo seconda.
Il fatidico contatto
Ma con Giammaria, giunto terzo, la sfida è sfociata in un contatto proprio in zona Cesarini: alla variante della Roggia la Ferrari ha tamponato un'Audi sempre più in difficoltà a contenere il rivale alle sue spalle ed a motori spenti i commissari sportivi hanno sorprendentemente deciso trattarsi di ostruzione da parte del brianzolo.
Audi Sport Italia ha interposto immediato appello perché convinta che si sia trattato di un incidente di gara, tutt'altro che infrequente quando in ballo c'è una lotta al centesimo. Alla Ferrari sarebbe stato sufficiente concludere in scia all'Audi, che aveva da aggiungere 1"254 al tempo finale in pista per aver anticipato il rientro in gara, dopo che Mapelli aveva rilevato Schoeffler. Il tedesco aveva chiuso quarto il suo turno dopo aver perso tempo nella scia dell'altra 458 Italia di Gigi Ferrara.
L'altra Ferrari ancora in lizza per il titolo (ma penalizzata al contrario di Mapelli e Schoeffler da 15" di handicap aggiuntivo da scontare al pit-stop) quella di Alessandro Balzan e Nicola Benucci, al sesto passaggio era coinvolta in un contatto con Dindo Capello, che riceveva per l'episodio un drive-through immediato mettendo fine alle ambizioni di podio sue e del compagno di colori Emanuele Zonzini.
Emilio Radaelli (Team Chef Audi Sport Italia), ha dichiarato: «Da monzese mi sarebbe piaciuto poter festeggiare qui assieme ad un altro brianzolo come Marco Mapelli ed a Thomas Schoeffler il titolo italiano. Non posso che essere contento del grande impegno messo da tutti per arrivare al massimo risultato. Con un risultato sub-judice, purtroppo, non possiamo sapere chi il massimo risultato lo ha davvero ottenuto. Abbiamo fatto appello al provvedimento che è stato preso contro Mapelli perché siamo convinti di avere degli argomenti da portare a nostro favore. Oggi non abbiamo vinto, oggi non abbiamo perso e pensiamo che più lontano dalla pressione della giornata di gara di oggi, a freddo, saranno esaminati tutti i fattori ed arriverà un parere sereno».
Dindo Capello (pilota Audi R8 LMS ultra N.5) aggiunge: «Alla partenza era andato tutto per il meglio, al Curvone avevo dato spazio a Thomas che era in lotta per il campionato, poi le cose si sono complicate quando sono usciti la Ferrari che ha vinto ieri e la Porsche di Pezzucchi: io ho dovuto praticamente fermarmi e mi hanno riagganciato sia Casè che Benucci che erano più staccati. Purtroppo nella concitazione con Benucci è stato impossibile evitare il contatto e il mio turno è finito poco dopo il drive-through per la toccata».
Emanuele Zonzini (pilota Audi R8 LMS ultra N.5) dichiara: «Dopo il drive-through che ha ricevuto Dindo nel suo turno mi sono trovato a fare l'ultima gara della stagione un po' da "solitario", tranne nel finale quando ho raggiunto un gruppone di GT Cup che stavano lottando accanitamente tra loro, per cui me ne sono tenuto a distanza... Peccato per la penalità perché la macchina andava bene, avremmo potuto dire la nostra per il podio stamattina».
Marco Mapelli (pilota Audi R8 LMS ultra N.6): «Un finale da restare senza fiato, quello di oggi. I nostri rivali diretti ci hanno fatto un regalo ritardando il pit-stop di un giro rispetto a noi, così ho potuto rientrare in pista davanti a Giammaria e dato che in quest'ultima gara arrivare davanti all'altro voleva dire vincere il campionato ho chiesto alla mia Audi tutto quello che aveva e anche di più. Mi ha assistito benissimo, tanto è vero che ho fatto il mio giro migliore al ventitreesimo giro, ad appena quattro dalla fine. Negli ultimi due giri però ho potuto solo giocare in difesa, il top della performance l'avevo già spremuto. Giammaria mi ha affiancato all'esterno, io ho dovuto fare la traiettoria che mi consentisse di mettere dentro il muso e non tagliare la chicane e la Ferrari mi ha urtato da dietro».
Thomas Schöffler (pilota Audi R8 LMS ultra N.6):«E' stato un finale davvero difficile. Al via Dindo mi ha dato spazio e speravo di poter spingere subito perché la macchina andava molto bene, ma una volta agganciata la 458 di Gigi Ferrara lui ha cominciato a chiudermi anche se ero più veloce in curva ed alla fine del turno ho anche dato spazio a Dindo (prima che dovesse fermarsi per il drive-through) sperando che potesse andare avanti lui e spingere più forte di quanto potessi fare io senza rischiare di fare errori e compromettere una stagione davvero bellissima».