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Il 10 ottobre del 1981, dopo 751 km di prove speciali, sul gradino più alto del Rally di Sanremo si piazzò una Audi Quattro con un equipaggio completamente femminile. Michèle Mouton, al primo anno sotto l'egida della casa dei Quattro Anelli dopo le vittorie nel campionato francese rally femminile nel 1974 e nel 1975 e il secondo posto nel campionato europeo 1977, era stata in grado di gestire al meglio la sua prestazionale quanto pesante Quattro, che, con i suoi 1.200 kg, era molto più massiccia della Fiat 131 Abarth, con le note della sua co-équipière Fabrizia Pons. Il ritiro del rivale principale, Walter Röhrl, secondo a 3" al momento del ko, non deve ingannare: Michèle e Fabrizia quel rally lo vinsero con merito, conducendo con autorevolezza senza soccombere alla pressione dovuta all'essere le prime donne della storia del mondiale Rally a farlo.
Michèle era nata 30 anni prima in mezzo ai campi di gelsomino e rose della sua famiglia a Grasse, terra di profumi immersa nella Provenza. Ma la giovane Michèle aveva mostrato sin da subito un'inclinazione verso quelle vetture da rally che sfrecciavano sulle strade di montagna vicino a casa sua. Aveva guidato per la prima volta la Citroen 2CV di suo padre a 14 anni, ma aveva aspettato il 1972 per il suo debutto nel mondo dei rally, come navigatrice del suo amico Jean Taibi. Di lì a poco, si era spostata al volante, facendosi notare prima nelle competizioni al femminile, e poi nelle sue prime apparizioni nel WRC. Il suo debutto nel mondiale Rally, con un dodicesimo posto al volante di una Alpine A110 nel Tour de Corse, era stato talmente convincente da far serpeggiare dubbi sulla regolarità del motore della sua vettura. Ma la sua A110 non aveva nulla di anomalo.
Il 1981 della vittoria a Sanremo fu il primo anno di Michèle come pilota ufficiale Audi. Fu una scelta inevitabilmente destinata ad attirare le attenzioni del grande pubblico. Durante il weekend di gara di Sanremo, Ari Vatanen aveva detto: "Non potrò mai perdere contro una donna". Si sbagliava di grosso. Nel 1982, Michèle si laureò vicecampionessa del mondo WRC, alle spalle di Röhrl. Aveva corso il Rally della Costa d'Avorio, una delle ultime prove dell'anno, con il cuore spezzato dalla morte del padre, che, come ultimo desiderio prima di soccombere al cancro, aveva detto di voler vedere la figlia al via. Michèle colse l'ultimo podio nel WRC nel 1984, in Svezia, sempre con Fabrizia al fianco. Anni dopo, sarebbe diventata la prima presidentessa della Women's Commission della FIA.
Fabrizia, invece, avrebbe continuato a gareggiare come navigatrice, approdando sul podio della Dakar 2005 in coppia con Jutta Kleinschmidt, vincitrice nel 2001. Si era però già guadagnata un posto nella storia proprio a Sanremo, diventando l'unica, insieme al francese Jean-Claude Lefèbvre, a cogliere punti sia come pilota che come navigatrice nel WRC. Pons, infatti, si era classificata nona nel Rally di Sanremo del 1978, al volante di una Opel Kadett GT/E. La vittoria a Sanremo non fu l'unica per Fabrizia. Vinse altre tre volte nel 1982 in coppia con Mouton e, nel 1997, ottenne l'ultimo successo nel WRC nel Monte-Carlo in una coppia tutta italiana con Piero Liatti.
Fabrizia, oggi 66enne, ha dovuto attendere quasi 25 anni per rivedere una collega sul gradino più alto del podio in una gara del WRC. L'onore è andato a Isabelle Galmiche, navigatrice prestata all'insegnamento della matematica nella vita di tutti i giorni. Dopo 79 vittorie colte con al fianco il fidato Daniel Elena, Sébastien Loeb si è trovato a dover voltare pagina. E ha scelto Isabelle, che aveva lavorato per lui dietro le quinte nella sua gravel crew, dandogli consigli puntuali sulla scelta delle gomme e sull'approccio a passaggi complessi, anche per questioni di meteo. Loeb non ha avuto dubbi nel momento in cui ha dovuto scegliere il sostituto di Elena: Isabelle, già navigatrice di riserva di Sébastien, era la persona ideale per questo compito.
In queste ore si parla moltissimo della longevità di Loeb, vincitore del Monte-Carlo, la gara inaugurale del mondiale WRC 2022, a 47 anni, ma la stessa Galmiche si distingue nel medesimo ambito. A 50 anni, è entrata nella top ten dei navigatori più esperti ad aver vinto nel WRC. Sulla carta, Loeb e Galmiche potranno essere impiegati a gettone sulla Ford Puma di M-Sport. Ma se l'appetito di vittorie vien mangiando, c'è da scommettere che vedremo spesso Sébastien e Isabelle in azione nella stagione che segna l'alba dell'era dell'ibrido del WRC.