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Dopo la visita in Italia, con le conseguenti polemiche sulle statue dei Musei capitolini coperte per non “turbare” Hassan Rouhani, il presidente dell'Iran si è diretto a Parigi per incontrare i vertici francesi e nell'occasione PSA Peugeot Citroen ha ufficializzato la ripartenza della joint venture con Iran Khodro, il più grande costruttore dell'area mediorientale.
Il mercato iraniano, infatti, dopo lo stop alle sanzioni da parte del blocco Occidentale, promette bene: nel 2011 i volumi avevano raggiunto il picco annuale massimo di 1,6 milioni di unità, ma gli analisti stimano che possa raggiungere i 2,2 milioni entro il 2022.
La presenza del Gruppo transalpino in Iran è già solida: attualmente vi circolano circa 4 milioni di Peugeot e PSA, che vi ha operato per 30 anni, nel 2015 vi ha venduto 180.200 automobili costruite negli stabilimenti Iran Khodro, con un'impennata del 6,4% rispetto all'anno precedente.
La nuova joint venture investirà 400 milioni di euro nei prossimi cinque anni per l'ammodernamento delle linee produttive e il potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo. I prossimi modelli che verranno lanciati sul mercato iraniano saranno Peugeot 208, 2008 and 301. Parallelamente, verrà sviluppata una nuova piattaforma che verrà impiegata da Iran Khodro per i suoi nuovi modelli, che usciranno dagli stabilimenti di Teheran nella seconda metà del 2017.
Intanto a Teheran è stato inaugurato il primo DS Store, show room del giovane marchio premium del Gruppo PSA. Agli invitati sono stati presentati la berlina DS5 e il Suv di lusso DS6 in commercio in Cina ed entrambi già in vendita. A questi si aggiungeranno la DS 5LS, berlina a passo lungo commercializzata già in Cina, e altri tre modelli. Lo Store di Teheran è il primo aperto in Medio Oriente e si trova nei quartieri della parte nord della città, in uno dei viali più esclusivi, l'Andarzgou boulevard.