Inversione TIR in autostrada: la multa non basta

Inversione TIR in autostrada: la multa non basta
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Nel gestire la vicenda dell'inversione del TIR in autostrada, la Polizia Stradale si è attenuta alle norme del Codice. È necessario, invece, che questo tipo di infrazione venga punito con strumenti che evitino il ripetersi della situazione
2 novembre 2016

Hanno fatto scalpore gli sviluppi della vicenda del TIR protagonista di un'inversione ad U sulla Cisa. Al conducente del mezzo, un romeno di 30 anni, è già stata restituita la patente. Qual è stata la procedura applicata a questo caso? Ce lo spiega la comandante della polizia stradale di Massa Carrara, Dottoressa Di Vuolo, sotto la cui competenza ricade l'autostrada A15, ove nei pressi di Pontremoli è avvenuto il fatto.

La Dottoressa Di Vuolo ha chiarito che la sanzione relativa all'infrazione è stata effettivamente pagata e la pratica archiviata; l'importo relativo è quello stabilito dalla Prefettura di Massa Carrara. Il TIR, inoltre, era intestato ad una ditta italiana che è tornata in possesso del mezzo.

Tutta la procedura seguita è quella prevista nel Codice della Strada alle cui norme la Polizia Stradale si è strettamente attenuta. Automoto.it auspica che, come in molti altri Paesi europei, le infrazioni stradali che comportano un rischio grave per l'incolumità dei cittadini vengano punite con strumenti che evitino il ripetersi della situazione e non con semplici ammende pecuniarie e a promessa di non tornare più sul territorio italiano, promessa che vale solo in presenza di controlli - in numero e in frequenza - ben superiori a quelli attuali.

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